EVVIVA GLI INSEGNANTI…IMPERFETTI!
Quando si diventa un buon insegnante? Quali competenze deve possedere un vero docente? A queste difficili domande, osservando i criteri di assegnazione dei punteggi nelle nuove graduatorie permanenti, pare non esistere che una sola risposta: sei bravo, caro professore, quando ti perfezioni! La nuova tabella di valutazione, infatti, assegna nelle graduatorie permanenti 3 punti a master e corsi di perfezionamento post lauream, con l’unico limite di 30 punti come tetto massimo per i titoli culturali. Insomma è stato messo in moto un meccanismo perverso, affermando il principio che il diritto al lavoro degli insegnanti precari è legato alla loro maggiore o minore disponibilità di denaro, da spendere in questo caso accumulando quanti più corsi di perfezionamento possibile.
E così, mentre alcune università, come quella di “Roma Tre”, vietano l’iscrizione contemporanea a più corsi di perfezionamento, master o specializzazioni, molte altre non stabiliscono alcun vincolo e la frequenza in molti casi avviene addirittura on line!
Si è innescata dunque in tutta italia la corsa all’incetta di titoli universitari, che determinerà di questo passo un nuovo ingiusto e rilevante disequilibrio nelle graduatorie, nonché una significativa distorsione del concetto di formazione e professionalità docente, sempre più soggetta a essere determinata dalla necessità di finanziare le università e quindi espropriata di un valore proprio. Non vorremmo trovarci in breve di fronte ad un ulteriore avvilimento e scadimento della professionalità docente, della scuola, e in primo luogo delle università stesse, che si avviano a diventare protagoniste di un vero e proprio mercanteggio di titoli.
Perché esse non pongono il divieto di iscrizione, nel medesimo anno accademico, a più di un corso di perfezionamento, master o specializzazione? Suvvia, più che insegnanti “perfetti” servono insegnanti veri, di quelli autentici, pronti a una missione educativa profonda e incisiva. Com’è bello essere un professore…imperfetto!
Silvana La Porta