''IL CUORE INFRANTO'' di JOHN DONNE
Data: Luned́, 12 ottobre 2009 ore 00:10:02 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 
Il cuore infranto
 
Completamente folle è chi dice
d’essere stato innamorato per un’ora
e non perché l’amore svanisce cosi presto,
ma perché in minor tempo dieci ne divora;
chi mai mi crederà, se io vi giuro
d’aver avuto la peste per un anno?
Chi mai non riderebbe, se affermassi d’aver visto
Una fiasca di polvere bruciare un giorno intero?
 .......
Ah, che balocco è il cuore,
se cade nelle mani dell’amore!
Tutti i dolori fanno posto ad altri dolori,
e solo un po’ ne chiedono per sé;
vengono a noi, ma Amore ci trascina,
ci inghiotte e non mastica mai: come mitraglia
ci uccide in grande schiera.
E’ il Luccio tiranno, i nostri cuori pesciolini.
 ......
Se non fosse così, che avvenne al mio cuore
 quando ti vidi per la prima volta?
Portavo un cuore entrando nella stanza,
ma uscendo non lo avevo più:
fosse andato da te, lo so bene, il mio cuore
forse avrebbe insegnato al tuo a mostrarsi
con me più pietoso: ma l’Amore, ahimè,
come vetro lo infranse al primo colpo.
 ......
Eppure niente può accadere al niente,
né alcun luogo può essere mai vuoto,
per questo penso che il mio petto
ancora conservi quei frammenti, separati;
e come gli specchi infranti mostrano
centinaia di piccoli volti,
così i miei frammenti di cuore
possono scegliere, desiderare e adorare,
ma dopo un tale amore .....
.... non possono più amare.

 

John Donne







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