MARIASTELLA RISPONDE AL TAR: FAREMO UN EMENDAMENTO, NIENTE PETTINE...CVD
Data: Sabato, 10 ottobre 2009 ore 18:37:28 CEST
Argomento: Comunicati


Ah, la legge. Ci affidiamo ad essa, convinti dellacertezza del diritto. E invece, come diceva sempre il buon Manzoni,che, grazie al nonno Cesare Beccaria, di diritto se ne intendeva, asaper ben maneggiare le leggi nesssuno è innocente e nessuno colpevole.Arriva così, a stretto giro di tempo, la risposta del Miur all'ordinanza del tar. Ecco di cosa ci informa La Repubblica:

"Faremo un decreto". Arriva a stretto giro la reazione del Miur alla sentenza del Tar, che ha commissariato il ministro Gelmini sulle graduatorie dei precari. Insomma, non cambia nulla e si va avanti: è questa la risposta di viale Trastevere.

 Il ministero dell'Istruzione, dell'università e della Ricerca dice che "la notizia riportata questa mattina dagli organi di informazione non costituisce un fatto nuovo ed è la naturale conseguenza di una notizia vecchia. L'ordinanza del tribunale amministrativo che stabilisce l'inserimento a pettine dei precari è la scontata conseguenza del recente rigetto, da parte del Consiglio di Stato, dell'appello già proposto dall'amministrazione".

 Sarà un emendamento al decreto ministeriale, ottenuto "con il consenso di gran parte dei sindacati" a consentire di "rendere inefficace il pronunciamento del Tar e di evitare il commissariamento".

 Con l'emendamento, che sarà proposto in sede di conversione del decreto ministeriale salva-precari, il ministero non consentirà il trasferimento da una graduatoria all'altra, garantendo (e allo stesso tempo limitando) però la possibilità di inserimento in coda in altre tre province (in posizione subordinata rispetto a coloro che sono già inseriti in queste ultime). In questo modo, "mentre vengono quindi garantite le legittime aspettative di coloro che hanno da tempo scelto una provincia e non devono essere scavalcati dai nuovi inseriti o dai trasferiti dell'ultima ora, vengono ampliate le possibilità di ottenere assunzioni a tempo indeterminato o determinato, soprattutto in quelle province in cui le graduatorie risultano meno affollate. Non è giusto, a giudizio del Miur, deludere l'aspettiva legittima di chi ha scelto una graduatoria provinciale per la sua iscrizione e si vede scavalcato da un trasferimento dell'ultimo momento di un candidato di un' altra provincia".
In conclusione viene ribadita la "determinazione a portare avanti le proprie scelte nella convinzione che rispondano a criteri di giustizia, serietà e modernità".  (da La repubblica)

 

Sentito? In sintesi tanto rumore per nulla. Come da noi sostenuto in un articolo di qualche ora fa, Il Ministero trova l'escamotage, fa un emendamento al decreto ministeriale,  e salva i diritti acquisiti da chi ha scelto una provincia per tentare la lunga scalata all'immissione in ruolo.  Ed evita anche che l'inserimento a pettine avvenga per alcuni e non per tutti. Erga omnes? No, per nessuno. In coda.Et voilà . Miracoli del diritto. Too much ado about nothing.

 

 

Silvana La Porta







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