Microsoft non ucciderà Moblin. Tutt’altro
Data: Domenica, 04 ottobre 2009 ore 20:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Nelle ultime settimane, su Moblin ci sono state diverse novità: si è andati dal rilascio della versione finale di Moblin 2.0, di Moblin Garage e alla preview della release 2.1, quasi vista come preview competitor di Windows. Ora arriva una notizia destinata a fugare ogni possibile dubbio sulle supposte “cattive intenzioni” di Redmond al riguardo: Microsoft sta sviluppando la versione 3 di Silverlight proprio per Moblin.

Va notato che si parla proprio di Silverlight, non di Moonlight. Quest’ultimo è una riscrittura in salsa Open Source, sponsorizzata da Novell, che implementa la maggior parte delle funzionalità originali di Silverlight nelle distribuzioni Linux. Moblin invece, pur essendo parente strettissimo di Linux, vedrà proprio Silverlight, non il suo corrispondente (quasi) free.

A questo proposito alcuni osservatori riflettono sul quadro generale in cui si muovono gli attori. Vale la pena di ripercorrere tali riflessioni in quanto dimostrano che Moblin, stavolta, per Intel è una soluzione senza pari.

I problemi di Intel

Negli ultimi 20 anni Microsoft e Intel sono state amicissime: chip sempre più veloci e sistemi operativi sempre più belli (e avidi di risorse). Finché non si è arrivati al limite superiore della frequenza di clock, che ormai ha difficoltà a crescere. Allora sono cresciuti i core, ma più di due core, nel mercato consumer, non sarebbero mai sfruttati. Dunque, per far soldi Intel deve allargare la clientela, vendendo chip più a buon mercato.

L’ascesa dell’ATOM

Atom è nato proprio per vendere di più ma a meno. Ha spinto il mercato dei Netbook alle stelle, ha popolato i set-top-box e l’elettronica di consumo. Ma la scarsa potenza di calcolo a Microsoft non è piaciuta molto e non è voluta stare gran che al gioco, ovvero non ha voluto scendere a compromessi tra Windows 7 e gli Atom.

Windows e il suo prezzo

Il giochino dei Netbook (e in alcuni casi di alcuni Nettop) ha un pò interrotto gli sguardi complici tra Intel e Microsoft. Vista, su Atom non ci funziona, Windows 7 men che meno. In più questi gingilli costano relativamente poco, dunque di spazio per i nuovi sistemi di Redmond non ce ne è gran che: ed è qui che il Pinguino si è fatto spazio. Nessun problema per Microsoft, fintanto che il Netbook resta un “apparecchio”, non un computer multifunzione con un Menù Avvio e applicazioni che possano competere con Windows. Per le solite questioni di pigrizia/incompatibilità, allora, la gente sui Netbook ha iniziato a sostituire d’iniziativa Linux con Windows XP e Microsoft non ha potuto far altro che assecondare la tendenza, facendo sconti, anzi, saldi da fallimento, in alcuni casi anche in perfetto accordo con i costruttori.

Moblin e il ritorno di quello che era l’apparecchio

A Redmond non piaceva affatto la situazione. Avrebbero voluto che il prezzo – ma soprattutto le prestazioni – dei Netbook crescessero, così da poter collocare anche colà il nuovo sistema operativo made in Redmond. Intel, invece, vuole vendere: vendere tanti chip a basso prezzo, perché paga di più. E per ottenere questo non è certo Windows 7 che gli occorre: gli serve, invece, un sistema operativo supereconomico – per meglio dire gratuito – che non abbia, però, alcuna apparenza simile ai sistemi operativi “tradizionali”, perché non vuole assolutamente che la gente sostituisca un più costoso PC da tavolo con un Netbook. Per questo, il design di Moblin è tale da offrire praticamente tutte le prestazioni di un normale computer, ma il look è più da sistema mobile che non desktop.

Cosa ne dice Microsoft di tutto ciò?

Per loro significa, in qualche modo, averla spuntata: Moblin rende particolarmente evidente la differenza tra un PC multifuzionale con Windows e un “apparecchio Moblin”. Così Windows 7 continuerà ad essere venduto senza problemi ma su una fascia di prezzo maggiore, su PC di prezzo maggiore, senza temere troppo la concorrenza da parte di Moblin: l’aspetto grafico è troppo diverso ed evidenzia bene i diversi scopi di ciascuno. In questo modo, se un OEM protesta perché Windows 7 costa troppo, gli si può dire di usare Moblin sui Netbook e Windows 7 sui PC “seri”. In fondo, è un bene che “quelle quattro cose” come navigare (ecco perché Silverlight), guardare la posta, chattare e scrivere una letterina possa esser fatto con Moblin e anche bene, così nessuno installerà XP al suo posto (e non rinuncerà, di conseguenza, a un “PC serio” con Windows 7).

In conclusione

È chiarissimo che, a questo punto, per Intel Moblin è la soluzione low-end. Non costa, e fa funzionare perfettamente Netbook e apparecchi simili. Ciò lascia libera Microsoft di concentrare il proprio business su PC di fascia più alta e la differenza nelle apparenze è abbastanza elevata da convincere la maggior parte degli acquirenti a non pensare neppure lontanamente di sostituire l’acquisto di un PC “serio” con un Netbook dotato di Moblin ma, casomai, come complemento. E Microsoft, in definitiva, ci guadagna anche lei, molto di più che esponendosi al rischio di vendere solo uno scontatissimo Windows XP che sostituisce Linux sui Netbook.

La speranza, sia ben chiaro, non può tracimare nel mondo Linux vero e proprio: Microsoft sa benissimo che un PC “serio”, con installato Linux, oggi ha poco – in alcuni casi nulla – da temere al confronto con Windows, tant’è che pur di “inglobarlo”, s’è data molto da fare per farlo girare bene sotto Hyper-V. Dunque, per certe cose come Silverlight, il mondo Open Source può anche dimenticare sin d’ora di vederne una versione vera, integrale, “portata” sotto Linux.

Tutto ciò nulla toglie, però, alla possibilità di rimuovere Moblin, magari perché troppo telefonesco o smartphonesco, e infilarci dentro una bella distribuzione “seria”: a quel punto, i dolori ricomincerebbero…(da nbtimes.it)

Marco Valerio Principato







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