DECRETO SALVA PRECARI: ADESSO FATEVI 'STO RICORSO
Data: Sabato, 03 ottobre 2009 ore 13:54:05 CEST
Argomento: Opinioni


DECRETO SALVA PRECARI: ADESSO FATEVI 'STO RICORSO
 
La scuola italiana evoca scenari da antica Grecia. Dovete infatti sapere che i greci erano un popolo molto ma molto, come dire, litigioso e, nella democratica Atene era tutto un susseguirsi di tribunali, avvocati e cause. Pregi della democrazia, direte voi. Ma sì, certo, la libertà genera anche la risoluzione di questioni a colpi di sentenze.
Ora, mutatis mutandis,  nella scuola italiana siamo un po’ come ad Atene. Ogni momento c’è un contenzioso, una questione, un cavillo su cui cavillare, un comma su cui dibattere. Lotte a suon di avvocati e di euro sonanti. Lasciamo da parte le ormai vecchie questioni dei 24 punti Ssis, del punteggio di montagna e del servizio militare. Sono trascorse ormai, son mezza acqua passata, con notevole esborso di denaro da parte di tanti ricorrenti.
Mettiamo ora il problema delle assunzioni a tempo determinato che dovrebbero, secondo legge, trasformarsi in assunzioni a tempo indeterminato. Sono stati avviati tanti ricorsi, cui sembra però rispondere minacciosamente un articolo del nuovo decreto legge salva precari: "All'articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n.124, dopo il comma 14 e' aggiunto, in fine, il seguente: «14-bis. I contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze previste dai commi 1, 2 e 3, in quanto necessari per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo, non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianita' utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo.»"
Ma mentre una porta si chiude, come siamo soliti dire in dialetto siciliano, si apre un “purticatu”: alcuni precari, sostenuti dall’Anief, hanno vinto il ricorso nominale per l’inserimento a pettine ed è di questi giorni la notizia che probabilmente dovranno essere rifatte le graduatorie in tutta Italia. Lotte a suon di avvocati e di euro sonanti. Ma non è finita qui: è in atto un bel ricorso nominale al TAR Lazio per ottenere le 67.000 assunzioni in ruolo previste dalla normativa vigente e disattese dal MIUR.
E poi, siccome se cerchiamo con attenzione, c’è sempre un cavillo cui appigliarsi e un comma da contestare, volete che non si pensasse anche al Decreto salva precari? Anche lì c’è da dibattere. L’ANIEF, che si configura meritoriamente come nuova paladina del mondo dei precari,  annuncia ricorso per l’annullamento previa sospensione del D.M. n. 82 del 29 settembre 2009, denominato Salva-precari e della nota Prot. n. AOODGPER 14655 del 30 settembre, laddove non inserisce tutti i precari docenti e ATA nelle graduatorie distrettuali. Scadenza 20 ottobre 2009. Fatevi pure ‘sto ricorso.
Altro che l’antica Atene. La nuova Atene è qui. In Italia. Nella scuola italiana, tra lotte a suon di avvocati e di euro sonanti. Per chi ce li ha.


SILVANA LA PORTA






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