Apple sempre pių verde Greenpeace applaude
Data: Venerdė, 02 ottobre 2009 ore 20:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Greenpeace ha pubblicato il consueto report annuale sui maggiori produttori di computer ed elettronica di consumo, e per la prima volta Apple è nella top ten, al nono posto, contro l’undicesimo del 2008, prima di Dell,Acer, HP e anche di Microsoft.

Merito dell’impegno della casa di Cupertino nell’eliminazione di componenti nocivi dai propri apparecchi: oggi i prodotti Apple non contengono mercurio, né arsenico né ritardanti di fiamma, e sono in massima parte prodotti con materiali riciclabili. Merito anche di una comunicazione sempre più efficiente, che negli ultimi giorni di è arricchita di una sezione apposita del sito Apple, con tutte le informazioni necessarie per un acquisto e un uso ecocompatibile di Mac, iPod, iPhone. 

Così si apprende, ad esempio, che la produzione di elettricità costituisce il 53% delle emissioni di gas a effetto serra totali di tutti i prodotti col marchio Apple. Per questo ogni nuovo Mac rispetta i severi requisiti di riduzione dei consumi stabiliti dalla specifica Energy Star e ogni computer Apple ha ottenuto la più elevata certificazione EPEAT Gold, grazie anche agli alimentatori altamente efficienti per ridurre la quantità di energia dispersa e a trucchetti come quello di Mac OS X rallenta i dischi rigidi, attiva la modalità di stop sul display LED (che offre già consumi ridotti) e distribuisce i task tra i processori centrali e i processori grafici. Mac OS X regola addirittura il processore tra una pressione e l’altra sulla tastiera, risparmiando così milliwatt di energia per ogni lettera digitata. Risultato: l’attuale iMac consuma il 30% di energia in meno quando inattivo rispetto al suo predecessore. Ciò si traduce in una riduzione del 18% per quanto concerne le emissioni di gas a effetto serra su un periodo di quattro anni. La riduzione delle emissioni di anidride carbonica dell’iMac equivale alla quasi totalità delle emissioni generate dalle infrastrutture aziendali Apple in un anno. 

Ancora: la produzione incide per il  38%, ma anche qui Jobs e compagni si sono dati da fare, con soluzioni di design che si rivelano anche attente ai problemi dell’ambiente. Lo chassis unibody del MacBook Pro sostituisce decine di singoli componenti con un unico pezzo di alluminio riciclabile, l'attuale iMac 20" usa il 55% in meno di materiale rispetto al predecessore da 15" di prima generazione, per un risparmio di 10.000 tonnellate metriche di materiale per ogni milione di computer iMac venduti. In più, produrre computer di dimensioni ridotte e imballaggi più piccoli significa il 50% di imballaggi in più su ciascun pallet di spedizione, ovvero meno viaggi via mare e aereo. Questo miglioramento consente una riduzione di un volo 747 ogni 32.000 unità spedite (lo scorso trimestre sono stati spediti 1,75 milioni di portatili.)

Poi c’è il riciclaggio: i materiali usati sono altamente riciclabili, e in numerosi Paesi funzionano programmi di smaltimento dei prodotti obsoleti; Cupertino conta di raggiungere un tasso di riciclaggio pari al 50% entro il 2010. Per quanto riguarda le proprie infrastrutture, Apple sta provando infine a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, adottando impianti di illuminazione a basso consumo,sensori di movimento, utilizzo di energie rinnovabili e offerta di alternative di trasporto.(da lastampa.it)
 
Bruno Ruffilli







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