Barrelfish, Windows amerà le CPU multi-core
Data: Venerdì, 02 ottobre 2009 ore 12:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Microsoft continua a lavorare sul "dopo Windows 7". L'azienda ha avviato numerosi progetti in questi anni. Qualche nome per ricordarli: Singularity, Midori, MinWin, Redhawk e MinSafe. E non scordiamo Azure.

In questi giorni emerge un nuovo progetto, nome in codice Barrelfish, in cui Microsoft ha concentrato lo sviluppo di un sistema operativo ottimizzato per i sistemi con CPU multi-core. Questa sistema operativo sperimentale nasce dalla collaborazione tra i ricercatori dell'EHT di Zurigo e il centro Microsoft Research di Cambridge. I lavori hanno preso il via nell'ottobre del 2007.

"Barrelfish deve essere visto come un veicolo peresplorare le idee sulla struttura dei sistemi operativi el'interfacciamento con l'hardware futuro. Tra le grandi sfide cheattendono i sistemi operativi avremo la scalabilità all'aumentare del numero di core e come si occuperanno del processore e dell'eterogeneità del sistema. Abbiamo proposto una via radicalmentedifferente di struttura di sistema operativo per affrontare questesfide. Barrelfish è un'implementazione della nostra proposta, unabbozzo che fornisce fondamenta concrete dalle quali estendere lanostra ricerca in questa area". "Barrelfish è scritto da zero, quasi tutto in C o assembler e funziona su piattaforme x86 a 64-bit".

L'azienda ha reso disponibile il codice sorgente in modo che altri sviluppatori possano riprodurre i risultati sperimentali ottenuti. Non si tratta di un sistema operativo fatto e finito, usabile dal comune utente. Microsoft si aspetta che Barrelfish abbia un impatto effettivo sulla progettazione futura dei sistemi operativi multi-core.

"Barrelfish usa un sistema simile alla comunicazione a scambio di messaggi e a un database per far circolare le informazioni tra i core. Un sistema operativo comune usa schemi di memoria condivisa, che sono davvero inefficienti quando la domanda di risorse è elevata. Il progetto si avvale di alcune librerie open source BSD di terze parti, coperte da varie licenze BSD. Il nuovo SO integra alcune protezioni sandbox Midori/Singularity. Inoltre, le applicazioni possono accedere alle informazioni da dispositivi come schede video e audio in una via tutta nuova. Una grande quantità d'informazioni sul dispositivo sono immagazzinate in un database centrale che può essere interrogato", afferma Microsoft.

"Anziché un programma completamente isolato dal dispositivo via driver, BarrelFish ha una sorta di database dove possono essere rintracciate molte delle informazioni di basso livello sull'hardware. Lo scheduling è accoppiato a una comunicazione a scambio di messaggi, e l'arrivo di un messaggio attiva, semplicemente, un thread in attesa. Barrelfish usa inoltre alcuni concetti di microkernel, avvia i driver in uno spazio protetto e in generale spinge molto nel dominio dell'applicazione".

Tutto questo lavoro potrebbe essere integrato nei successori Windows 8, già in sviluppo, potrebbe esserne – almeno in parte – il primo beneficiario, ma questa è solo una nostra speranza. (da tomshw.it)

Manolo De Agostini







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