LE REGIONI E I CONTRATTI DI DISPONIBILITA': MA I SOLDI CI SONO?
Data: Mercoledì, 30 settembre 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Vi invito a rileggere questo articolo pubblicato qualche settimana fa nel quale 'assessore Leanza sosteneva che la Regione Sicilia non può sobbarcarsi l'onere dei contratti di disponibilità. Non si capisce più niente...speriamo bene....buona rilettura! by Silvana La Porta
 
 
 
 
 La Regione siciliana proverà a salvare i salvabili, quel che il protocollo firmato con ilministro Gelmini prevede e, se possibile, forse anche qualcosa in più.Ma, certamente, al di là di ogni buona volontà, l'ipotesi chel'esercito di precari della scuola che la riforma rischia di lasciare acasa, non potrà essere sostenuta dalla Regione. L'assessore Lino Leanzarivendica d'essere stato non solo il primo, ma forse anche l'unico adavere protestato a suo tempo tra i politici quando si cominciò aventilare il quadrodella riforma: «Era chiaro che si andava incontro ad un massacro -spiega - e per noi si tratta di una situazione davvero insostenibile.Perché in Sicilia più che altrove il diritto alla formazione,all'insegnamento, a garantire lavoro, ma anche ore di studio e diapprendimento, sono fondamentali».
 Leanza dà atto alla Gelmini diavere mostrato sensibilità sul problema. Lo testimoniano i 10 milionidi euro stanziati, cui, però, la Regione ne aggiungerà 40 in due anni,utilizzando i Por. Cosa che ha fatto infuriare qualche deputatoleghista.
 «Li utilizzeremo, nel rispetto del protocollo firmato, per cercaredi salvare il maggior numero di insegnanti di sostegno. Sicuramente giàper 300 il lavoro sarà garantito, ma lo sforzo è quello di far lavoraretutti i 690 insegnanti».
 Si è riparlato ieri della possibilità chela Regione intervenga per pagare quella quota parte di stipendio,invece, che toccherebbe ai docenti precari che non verranno impiegatiad inizio dell'anno scolastico, ma che potrebbero ricevere una"chiamata" in corsae fare qualche supplenza se firmeranno i cosiddetti contratti didisponibilità. Il Miur sponsorizza questa soluzione, ai sindacati, difronte alla catastrofe che incombe, non dispiacerebbe. Ma c'è laperplessità espressa già dal Coordinamento dei precari, perché leRegioni dovrebbero mettere i 3/4 del fabbisogno, lo Stato 1/4. LaRegione siciliana può far fronte a questo impegno che nulla ha a chevedere con il protocollo Gelmini?
 «Non possiamo fare noi quello cheè di competenza dello Stato, anche se, naturalmente, c'è da partenostra una grande attenzione e grande sensibilità, come ho già detto,su questa problematica. Il nostro sforzo è quello di salvare il postoad un migliaio di docenti, oltre a quelli di sostegno e, come abbiamogià annunciato, a circa 300 collaboratori scolastici. Si tratta di unosforzo straordinario, anche se comprendiamo la portata del dramma,visto che siamo partiti dai 2500 tagli del 2008, agli 8000 del 2009 eandiamo verso i 10000 previsti per il 2010. Ma non si può chiedere allaRegione di supplire a quel che lo Stato ha stabilito di non fare.Quella dei contratti a chiamata è questione ben diversa che esula daquel di cui ci siamo occupati e che chiama in causa Stato, Inps,sindacati. Ma se si pensasse di impegnare la Regione in questaoperazione di ammortizzare sociale, rischieremmo di bruciare l'interaquota dei Por, vanificando gli interventi già programmati che hanno unorizzonte ben più lungo e altra consistenza».
 L'assessore ha moltepreoccupazioni alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico. C'è ilrischio che nelle 1100 scuole siciliane che contano qualcosa come 4000plessi ci si ritrovi con un personale insufficiente. C'è, anche, ilrischio che scuole materne con 700 bambini abbiano soltanto 2 bidelli adisposizione.
 «Sono problematiche estremamente serie che stiamoaffrontando e valutando, perché vogliamo aprire scuole che funzionino,dove siano garantite serenità e linearità dell'insegnamento. E indeterminate condizioni credo che rischiamo di trovarci ben lontanidalla possibilità di assicurare agli insegnanti, al personale Ata, aglistudenti e alla loro famiglie la normalità del funzionamento delsistema».
 La Regione è pronta a spendere per le infrastrutture i 10milioni presi dal Pon, proprio finalizzati a migliorare l'edilizia, lasicurezza, le attrezzature e i servizi offerti. Intanto la Cisl ieri hascritto al presidente Lombardo, per sollecitare un intervento delgovernatore anche sollecitando un incontro con il capo del governo,Berlusconi. «Stiamo facendo tutto quel che è possibile - dicel'assessore Leanza. Incontreremo la prossima settimana i sindacati esubito dopo, in Commissione paritetica, vedremo i responsabili del Ministero per chiarire ulteriormente i ruoli della Regione e del governo e cercareeventuali soluzioni supplementari per venire incontro alle esigenze digente che, voglio ricordarlo, è da anni nel mondo del lavoro e nellascuola, spesso ad un passo dall'entrata in ruolo e non può rischiare diperdere ciò che ha costruito con duri sacrifici, e, spesso, anche conpassione».

 






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