EDUCAZIONE SESSUALE E KIT MULTIMEDIALE
Data: Lunedì, 28 settembre 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Educazione sessuale, i ginecologi a scuola con il "kit multimediale"

 

I numeri sconfortanti sull’innalzamento di aborti tra le giovani hanno spinto gli esperti della Sigo a realizzare una “cassetta degli attrezzi” che li supporterà negli incontri con gli studenti: conterrà una guida per gli insegnanti, delle slide e un cortometraggio animato dedicato alla pillola contraccettiva. Intanto a livello internazionale i conservatori insorgono contro le “Linee direttive internazionali sull'educazione alla sessualità" dell’Unesco: calpestano la morale tradizionale.

Un "kit multimediale" sull’educazione sessuale nelle scuole composto da magazine rivolti ai giovani, poster, una guida per gli insegnanti, delle slide e un cortometraggio animato realizzato dallo studio Bozzetto dedicato alla pillola contraccettiva. È questa l’”arma” che useranno nei prossimi mesi tutti i ginecologi che si recheranno come esperti nelle classi di alcuni istituti italiani per sensibilizzare ragazzi e docenti su un uso corretto della sessualità.

L’iniziativa è della “Società italiana di ginecologia e ostetricia” (Sigo), in corrispondenza della terza Giornata mondiale della contraccezione che si è celebrata il 26 settembre. L’iniziativa nasce con l’intento di contrastare numeri che parlano da soli: in soli dieci anni, tra il 1995 ed il 2005, le interruzioni volontarie di gravidanze nelle under 14 è passato dallo 0,5% all'1,2% e nello steso periodo le malattie trasmesse sessualmente sono addirittura decuplicate. Un andamento che secondo gli esperti ginecologi si giustifica con un’altra percentuale molto significativa: solo lo 0,3% delle teenager italiane ha una buon livello di conoscenza della sessualità.

Il kit è stato presentato il 24 settembre nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alle 11.30  alla sala stampa nazionale di via Cordusio, 4 a Milano. Relatori sono stati il prof. Emilio Arisi, membro del direttivo Sigo e direttore scientifico di "Scegli tu", Salvatore Caruso, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica e il celebre vignettista e regista Bruno Bozzetto.

Ma iniziative di questo genere vengono avviate anche a livello internazionale. Sono in dirittura d’arrivo le "Linee direttive internazionali sull'educazione alla sessualità", frutto di un lavoro avviato nel 2007 dall'organizzazione Onu per l'educazione, la scienza e la cultura. Le linee intendono fornire una traccia per un'educazione sessuale nelle scuole di tutto il mondo. Il programma, che trae spunto da 87 studi internazionali, punta a fornire ai bambini e ai giovani di ogni paese, i mezzi per "fare delle scelte responsabili nelle loro relazioni sessuali e sociali" per lottare contro l'Aids, gli abusi e le gravidanze indesiderate.

Le indicazioni sono suddivise in base all'età, alle tematiche e le conoscenze da fornire, dal diritto "all'autodeterminazione" e a dire "sì o no" in materia di pratiche sessuale, agli insegnamenti sulla contraccezione, l'uso del preservativo e l'aborto. La stessa masturbazione è definita come "un'espressione possibile e non pericolosa della sessualità".

La linea, decisamente laica e moderna, intrapresa dall’Onu ha però creato non poche proteste. "Un rapporto dell'Onu raccomanda di insegnare la masturbazione ai bambini di 5 anni", ha titolato ad agosto il sito dell'emittente Fox News, vicina agli ambienti conservatori americani. L'Unesco vuole "stabilire una burocrazia che insegni la masturbazione e la contraccezione", e il suo programma di educazione sessuale "calpesta la morale tradizionale", ha accusato un altro sito conservatore, americanthinker.com. E le critiche hanno trovato spazio anche in America Latina.

L'Unesco si difende: "Non è un programma scolastico, e non è niente di obbligatorio, ma un lavoro fatto su richiesta degli Stati membri e delle organizzazioni delle Nazioni Unite, che consiste nel mettere sul tavolo un resoconto di quanto è noto sull'argomento, senza tabù", ha sottolineato la portavoce Sue Williams. "Si parla di tutte le possibilità, dall'astinenza all'aborto" e "ogni governo fa quel che vuole, lo adatta secondo le differenze dei contesti culturali", ha aggiunto. In merito alla masturbazione il documento propone, per le classi di bimbi tra i 5 e gli 8 anni, di spiegare ai piccoli che è "naturale esplorare e toccarsi le parti del suo corpo" e che "questa pratica non è pericolosa". Il documento propone inoltre di promuovere il diritto a un "accesso a un aborto sicuro", ricorda che "l'uguaglianza dei sessi è un diritto umano" e definisce "nefaste" le pratiche come il matrimonio forzato e la poligamia.







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