83 ANNI… PER ENTRARE DI RUOLO!
Amano proprio i calcoli al Ministero dell’Istruzione, e i numeri si sa, sono un po’ aridi, lapidari, ineluttabili. Non a caso i poeti li hanno sempre aborriti, ritenendoli causa di amara infelicità. Ma se proprio dobbiamo calcolare, conviene risparmiare il mondo della scuola:perchè infatti gettare nello sconforto tantissimi docenti?
Qual è l’amara notizia? Volete proprio saperla? Ebbene le graduatorie si sono finalmente mosse…ma scorreranno a passo di lumaca, al punto che si esauriranno…nel giro di sessanta, settanta, addirittura ottant’anni!!! Prendetevela dunque con calma: il Ministero è giunto alla triste conclusione che per chiudere ad esempio le graduatorie di Storia e Filosofia serviranno ben 83 anni; qualcosa in meno per utilizzare tutti gli iscritti di Lingua e Letteratura straniere, poi Italiano, infine Diritto. Diritto per modo di dire. Qui tutto va storto. Vogliamo calcolare anche noi? I docenti in servizio sono circa 750000, mentre l’attuale mondo delle graduatorie permanenti è popolato da 422000 persone. Come si vede, il numero degli aspiranti professori è superiore alla metà degli insegnanti in cattedra!
Conseguente messaggio da via Trastevere: ormai per gli iscritti nelle graduatorie non si deve più parlare di “iscrizione per il posto di lavoro”, bensì di “iscrizione per la speranza di un posto di lavoro”. E così, a parte la cronica mancanza di denaro, si tergiversa, a causa del conflitto tra ordinaristi, riservisti e sissini: chi merita di andare in cattedra? Chi ha già insegnato o colui al quale è stato insegnato..a insegnare?!
E qui si prospetta minacciosamente una soluzione terribile: garantire una quota di posti agli iscritti nelle graduatorie dei concorsi e un’altra quota ai sissini. Peccato però; se proprio andrà così, invece di 83 anni…ce ne vorranno ben 166 per esaurire le graduatorie di Storia e Filosofia!!!
Silvana La Porta