SCUOLA: PROF 'RIMANDATI' IN TECNOLOGIA, MA USANO PC
Data: Mercoledì, 23 settembre 2009 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Insegnanti italiani rimandati in materie tecnologiche: 7 su 10 usano i computer abbastanza abitualmente, ma senza una vera formazione. Navigano sul web, frequentano i social network, auspicano una scuola maggiormente tecnologica. Ma scavando più in profondità arrivano gli strafalcioni: qualcuno confonde il notebook con Facebook, o crede che Outlook sia un'espressione per indicare che si è fuori moda o pensa che l'hard disk sia un gruppo metal. E' quanto emerge da un'indagine condotta su circa 1.000 insegnanti realizzata da Edu-Tech in occasione di un convegno dedicato al futuro della scuola che si aprirà giovedì a Milano.


- PROF USANO IL PC: il 67% degli insegnanti italiani usa abitualmente il computer. C'é chi lo fa ogni giorno (24%) e chi qualche volta alla settimana (43%). I docenti che non accendono mai il computer sono il 18% del campione.


- POCA FORMAZIONE: Tra coloro che usa un pc, il 26% afferma di essere un autodidatta, e un altro quarto ha imparato grazie ai figli. Il 19% ha seguito dei corsi, e un volenteroso 13% ha imparato grazie ad un partner più tecnologico.


- NAVIGANO SU INTERNET: I cosiddetti insegnanti 2.0 non sono pochi visto che il 20% di chi usa il Pc si connette al web tutti i giorni, il 40% lo fa "spesso" e il 19% almeno un paio di volte alla settimana. Su internet ci si informa (78%), si controlla la posta (73%) e si naviga sui social network (47%). Un insegnante su tre afferma di comunicare e confrontarsi spesso con i colleghi e un 29% sostiene di usare il web per aggiornarsi sulla propria materia di insegnamento. Al di là del web, il Pc lo si usa meno per l'utile (preparare le lezioni, 21%) e più per il dilettevole (guardare film in dvd, 65%).


- WEB E SCUOLA: Il 41% afferma che si tratta di uno strumento che la scuola deve ancora sfruttare appieno e il 19% ritiene addirittura che si tratti di un mezzo per comunicare meglio con i ragazzi. Poi ci sono le voci contrarie: il 12% vuole tenere IL web separato dalla professione di docente; il 10% lo considera un pericolo per la serietà di approfondimento e ricerca; il 7% lo bolla come una perdita di tempo.


- FAVOREVOLI ALLA TECNOLOGIA: favorevole la maggioranza degli insegnanti (64%), fra chi la considera un fattore indispensabile per il suo sviluppo (31%); chi uno strumento per facilitare la comunicazione (19%), chi un modo per coinvolgere di più e meglio gli studenti (14%). Le tecnologie ritenute più indispensabili per la scuola? Computer a tutti gli studenti (71%), l'accesso a Internet negli istituti (58%), maggiore presenza di prodotti didattici multimediali (51%), lavagne interattive digitali al posto di spugna e gessetto (37%) e introduzione dei libri di testo digitali (25%).


- LACUNE E STRAFALCIONI: tipiche però di gran parte degli utilizzatori medi di tecnologia. A sapere il vero significato dell'espressione di hard disk è il 44% degli intervistati. Gli altri lo confondono con cd e dvd (21%), col motore del computer (19%) o addirittura con complesso heavy metal (16%). Non va meglio in tema di software: l'Outlook è il programma di posta elettronica per il 62% degli insegnanti. Gli altri si sbizzarriscono tra le risposte come: "un espressione dei giovani che indica che non si è al passo coi tempi"; oppure: "la tecnologia alla base del funzionamento dei navigatori satellitari". Notebook è un pc portatile per il 57% degli insegnanti. Ma se alcuni lo confondono con Facebook (19%), altri credono sia un nuovo registro per le note in formato elettronico (14%). La LIM (sigla che designa le nuove lavagne multimediali) é conosciuta appena dal 24% della classe docente. Il 36% lo confonde con un programma del ministero. Più confusione sull'espressione "download". Ne azzecca il significato corretto il 55% degli intervistati, ma il 20% è sicuro che si tratti di un programma per ascoltare la radio sul web. Mentre l'11% crede che si tratti di un computer con qualche problema nel funzionamento.(da ansa.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-17788.html