Accolto il ricorso-bis sull'inserimento «a pettine»: graduatorie da rifare?
Data: Lunedì, 21 settembre 2009 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Dovranno essere rifatte le nomine dei docenti precari ? Il Tar del Lazio, con due importanti pronunce, il 15 scorso ha ordinato agli Uffici scolastici provinciali di inserire immediatamente "a pettine" (cioè a pieno titolo, senza finire in coda agli altri docenti titolari) i docenti precari che avevano presentato ricorso avverso l'inserimento in coda delle graduatorie a esaurimento, disposto dal Ministero dell'Istruzione. Il Tar del Lazio si è ancora pronunciato sull'argomento a seguito di due ricorsi presentati da altrettanti legali catanesi, Dino Caudullo e Salvatore Spataro. Come è noto, il Miur non aveva tenuto in considerazione l'ordinanza dello stesso Tar del Lazio del 5 giugno, che aveva accolto il ricorso d'urgenza con cui un gruppo di docenti aveva rivendicato il diritto all'inserimento a pettine nelle graduatorie di tre province oltre a quella di appartenenza. Ma all'inizio dell'anno scolastico il Miur non ha mai applicato l'ordinanza, dando precise disposizioni agli Usp: anche i precari che hanno presentato istanza per essere inseriti "a pettine" sono rimasti in coda. A questo punto la "palla" passa alla Gelmini. Non è dato sapere se il ministero terrà conto di queste ulteriori pronunce del Tar Lazio, anche se trattasi di provvedimenti giudiziari esecutivi.
Intanto alcuni precari catanesi, inseriti negli elenchi di uffici scolastici provinciali del Nord, hanno avuto la nomina pur trovandosi in coda degli elenchi; mentre i precari catanesi, che già lavoravano in scuole del Nord ed hanno chiesto Usp della Sicilia di ritornare non sono stati nominati essendo, appunto, rimasti in coda delle graduatorie.
MARIO CASTRO





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