IndietroHomeAvantiVersione PDF Oggi a Palermo l'urlo contro i «tagli» la Cisl perplessa sull'inizio delle lezioni
Data: Lunedì, 14 settembre 2009 ore 21:03:32 CEST Argomento: Redazione
La Cisl scuola nutre
perplessità sul regolare inizio delle lezioni. I problemi da risolvere
sono molti. Oggi a Palermo manifestazione di protesta sui «tagli». La
Cisl scuola di Catania, per consentire a una nutrita rappresentanza di
precari di prendere parte alla manifestazione di oggi nel capoluogo
siciliano, ha messo a disposizione dei docenti non di ruolo due pullman.
L'obiettivo della Cisl scuola, dichiara il segretario generale del
sindacato Pippo Denaro, è di frenare i «tagli» che a Catania hanno
messo nella più completa disoccupazione oltre 1500 famiglie. A questo
punto è urgente, rileva Denaro, che tutte le organizzazioni sindacali
della scuola si battino per il ritiro della norma governativa che
prevede altri 50mila licenziamenti per ciascuno dei prossimi due anni».
La Cisl scuola catanese, inoltre, nutre forti perplessità per il
regolare inizio delle lezioni nelle scuole catanesi dal momento che
rimangono ancora insoluti molti problemi. Per esempio, oltre il 25 per
cento di alunni non otterrà l'insegnante di sostegno, che aveva svolto
attività didattica nel decorso anno scolastico. Detto docente o è stato
licenziato, ovverossia è perdente posto. Secondo Denaro «vi saranno
aule sovraffollate ed alunni diversamente abili che non avranno
garantito il docente specializzato, o, se riusciranno ad averlo, questi
avrà solo poche ore, per cui non potrà effettuare una valida
programmazione che consentirebbe all'alunno disabile una gratificante
integrazione nel contesto della classe».
Problematica anche la situazione del personale Ata. Infatti, secondo la
Cisl scuola «molti uffici di segreteria si troveranno con il personale
ridotto ed in molti istituti mancheranno i collaboratori scolastici,
con le conseguenze di un tempo scuola ridotto, per non parlare della
vigilanza degli istituti che non verrà garantita».
Infine, la Cisl scuola lancia un appello. «Ciascun collegio dei docenti
delle scuole catanesi dovrebbe stabilire, per consentire ai precari di
potere lavorare, di rinunciare ad eventuali spezzoni di ore disponibili
(fino a 6 ore), proposti dal preside, come per legge, in aggiunta
all'orario di cattedra (18 ore), affinchè il dirigente scolastico, una
volta avuto il rifiuto dai docenti titolari di volere ore aggiuntive
all'orario di cattedra, possa reclutare i supplenti».
Infine, la Cisl scuola, viene detto nel comunicato «sarà vigile sui
temi della sicurezza delle scuole considerato che non sono più
tollerabili classi sovraffollate rispetto a quanto stabilito per legge,
1,80 mq per alunno».
La
Sicilia (MARIO CASTRO)
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