Palermo, la protesta dei precari
Data: Lunedì, 14 settembre 2009 ore 20:53:11 CEST
Argomento: Redazione


PALERMO - Un corteo degli insegnanti precari è partito stamani da piazza Marina a Palermo per raggiungere Palazzo d'Orleans sede della presidenza della Regione siciliana. Aprono la manifestazione le bandiere di Cisl, Uil e Cgil. Dietro, una statua in legno come quella delle processioni. "È san precario - affermano - che si scaglia contro i quattro dell'Apocalisse: Gelmini, Tremonti, Brunetta e Berlusconi".

La statua è seguita dai precari che non aderiscono ai sindacati "perchè non accettiamo - dicono - i contratti di disponibilità". Su altri striscioni c'è scritto "Salviamo la scuola pubblica". I precari chiedono alla Regione di elaborare "un piano quadriennale per attribuire alla scuola parte dei fondi Fas".

Il coordinamento dei precari ha anche indetto una manifestazione di protesta nazionale per il 3ottobre a Roma. E il 23 del mese prossimo vi sarà un'altra protesta, sempre nella capitale, indetta dai sindacati. Secondo i sindacati i manifestanti sono "circa quattro mila tra insegnanti, ausiliari e precari della scuola provenienti da tutta la Sicilia". Stanno sfilando per chiedere la modifica della legge che taglia quest'anno nell'isola oltre 7 mila posti di lavoro.

"Al presidente della Regione - dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil siciliana - chiediamo di intervenire con decisione sul governo nazionale per la modifica della legge sui tagli, che rischia di portare allo sfascio la scuola pubblica".

"Per il rilancio del sistema pubblico di istruzione - aggiunge - è inoltre necessaria un'azione sinergica di tutti i soggetti coinvolti". I sindacati chiedono "l'istituzione di un tavolo di crisi regionale sulla scuola siciliana e sollecitano un piano pluriennale di stabilizzazione del personale docente e Ata".

MESSINA: SCIOPERO DELLA FAME PER DUE INSEGNANTI. La Cgil di Messina ha scritto una  lettera al prefetto, Francesco Alecci, chiedendo un suo intervento per il protrarsi dello sciopero della fame da parte delle due insegnati precarie Letizia Marchetta e Rosaria Sauta che da venerdì scorso, sono accampate davanti al Comune per protestare contro i tagli della riforma Gelmini.

Nella lettera il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano e la segretaria generale della Flc Graziamaria Pistorino sottolineano la gravità delle ricadute dei tagli nel panorama occupazionale di Messina.

"Si perderanno - scrivono - oltre mille posti quest'anno e altri duemila nel prossimo biennio, e ci saranno gravi conseguenze sulla qualità dell'offerta formativa.
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