NOVE EURO LORDI AL MESE PER IL TUTOR…CHI VUOLE ACCOMODARSI?!
Il grande critico letterario Luigi Russo scrisse un giorno sulla sua mefistofelica rivista “Belfagor” un articolo dal titolo “I servi della scuola”. Un bel pezzo, ve lo assicuro. Parlava dei docenti delle scuole italiane dell’immediato dopoguerra, lamentandone la povertà di mezzi, la misera retribuzione, la paghetta da proletariato intellettuale.
Ma erano altri tempi, tempi duri, quelli della ricostruzione morale e ideologica della nostra nazione. Col trascorrere degli anni, auspicava il Russo, le cose cambieranno, ci si renderà conto che risparmiare sull’istruzione è un comportamento delittuoso e gli insegnanti, pilastro d’Italia, risorgeranno a nuova vita.
Ebbene, caro Luigi Russo, ti sbagliavi, e purtroppo di grosso. Tanto nella scuola è cambiato, ma solo in apparenza. Nella sostanza…niente soldi allora…e niente ora!
Facciamo un esempio.E’ da mesi che si parla di una fantomatica figura che si aggirerà da quest’anno nelle aule scolastiche della scuola primaria e secondaria di primo grado: quella del docente tutor! Nessuno ha capito bene cosa debba fare esattamente, molti lo hanno interpretato come un supervisore dell’andamento educativo e didattico, altri ancora, pensando all’origine latina della parola tutor, si sono consolati: sarà un collega che ci proteggerà e avrà cura di noi, degli alunni, delle famiglie! In effetti nelle intenzioni del ministro questo rivoluzionario docente dovrebbe curare i rapporti con le famiglie, compilare il documento di valutazione dell’allievo e addirittura avere la responsabilità specifica del processo di apprendimento di ogni singolo alunno.
Ma questo non è un prof., è un superprof!!! Dunque è giusto trattarlo meglio degli altri, soprattutto economicamente. Il Miur ha così fatto la sua offerta: 9 euro lordi al mese in più. Avete sentito? C’è qualcuno che vuole fare il tutor?Ehi, ci siete?Ma come mai nessuno risponde? Bah, valli a capire questi insegnanti…
Silvana La Porta
