C'ERA UN VOLTA LA SCUOLA PUBBLICA...ORA NON C'E' PIU'
Data: Domenica, 13 settembre 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


FIABA ILLUSTRATA
C’era una volta…la scuola pubblica
C’era una volta …ora non c’è più.
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C’era una volta…
una scuola costruita sul primo di Tre Monti
illuminata solo da una stellina e dove il sole non sorgeva mai.
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Era il Settembre del 2009 e i giovani studenti abitanti dei Tre Monti presto si accorsero che era impossibile frequentare la scuola.

Questa era tutta buia, così buia, che l’unica luce della stellina non era sufficiente neanche per leggere l’appello.

Per fortuna il piccolo Gimbin, studente della prima elementare, aveva con sé una torcia che aveva rubato alla mamma che durante l’occupazione del provveditorato teneva sempre in borsa per i turni notturni.
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Una  luce nel buio: Gimbin apre la torcia, alza la mano e dice:
“maestri, io ho una torcia!”

Grazie alla luce della torcia il maestro legge l’elenco alfabetico della classe e Andrea che l’anno scorso ha già fatto la prima elementare e che quest’anno farà la seconda
si accorge che sono ancora arrivati alla lettera “B” e ha già contato fino a 30!

Il lungo appello viene interrotto da un toc toc

È il signor Sindacà.t che con una camicia quasi pulita e con lo sguardo che non riesce ad andare mai oltre la prima linea dice:

“ volevo darvi il ben venuto e volevo chiedere ai più piccoli se hanno domande da fare”

Gimbin con la sua faccia furba e fiera e con lo sguardo che va sempre molto lontano chiede:

“il mio compagno Andrea della seconda, mi aveva detto che ci sarebbero stati tre maestri! È forse il buio di questa aula che non mi permette di vederli?”

il Signor Sindacà.t con fare  imbarazzato ma spavaldo risponde :
“ma … non te l’anno detto mamma e papà che i Tre Monti sono un luogo meraviglioso dove le stelline fanno magie? Guarda piccolo Gimbin, guarda da questa finestra rotta, guarda in alto, guarda quella m.stella.g che sta in alto, è grazie a lei che è avvenuta la magia e, dove prima c’erano tre maestri, adesso ce n’è uno. Così stiamo un po’ più larghi tutti!


Ooooohhhhoooooo!!!!!
Uuuuuuuhhhhhhh!!!!
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Il maestro sopravvissuto riprende a fare l’appello ma, viene ancora interrotto.

Questa volta l’interruzione è netta, seria e decisa, nessuna ambiguità nella camicia , uno sguardo che dalla prima linea arriva molto lontano: è il precario Allegras.

“tutti fuori, tutti fuori, fuori ci sono gli altri quelli che a causa dei Tre Monti sono rimasti in collina senza pane, quelli che a causa  dei Tre Monti  annaspano in alto mare e qualcuno forse annegherà!”
Una volta tutti fuori il precario Allegras al megafono urla :
“vi ricordate del piccolo Robert.H.o? vi ricordate? No? Si? N00? Quello sulla sedia a rotelle che quando ti saluta sorride come se gli avessi regalato un grande mappamondo che si illumina! Quello che quando gli chiedi “Ciao Robert come stai?” spalanca gli occhi e la bocca come se fossi tu l’eroe che ha segnato un goal ai mondiali di calcio! Si lui , proprio lui…questo anno verrà in classe poche volte e quando verrà si annoierà perché non ha più l’insegnante di sostegno!!!


Ooooooooo hhhhhhhooooo!!!!
Uuuuuuuuuuuhhhhhhh!!!

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Said parla con Alice , anzi è la piccola Alice che parla con Said. E spiega a Said che quest’anno i progetti per l’intercultura saranno fatti in classi separate… e  non solo quelli.

Said è preoccupato aveva gia sentito al telegiornale una notizia simile.

Alice è preoccupata anche se in verità non ha capito molto bene il problema.
È troppo piccola forse.

Ma Said glielo spiega bene :

“metteranno i neri da una parte gli occhi a mandorla da un'altra parte e i bianchi da un’altra parte ancora!”

“quindi, non staremo nella stessa classe?”

Sul viso di Alice scende una lacrima, trasparente, senza colore.
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Tutti fuori, la notte è buia ma si è in tanti. La torcia di Gimbin fa luce sui precari.
Il megafono urla forte, Luca urla più forte di tutti no no…anche Claudia non è da meno, le maestre venute dalla collina urlano, urlano i professori di storia che si mettono al megafono come l’angelo della storia di Klee, urlano anche i prof di matematica e urla anche Gabriella,  la professoressa di italiano della terza B che in classe non aveva mai urlato! Urlano gli studenti, quelli più bravi e quelli più alti, urlano gli universitari, urlano i precari tutti sono tanti gli assenti ma i precari urlano così forte nella notte che prima o poi quella stella dovrà sentire!.........................



Il piccolo Gimbin capisce che la fiaba sta per finire e sta per chiudere gli occhi ma , astuto come sempre, spalanca mezzo occhio e prima di addormentarsi chiede :
“ma…Laura…la fiaba che mi hai appena , letto non porta in copertina la scritta FIABA ILLUSTRATA ? io non so ancora leggere ma me l’ha detto la mamma!”

“si, caro Gimbin , c’è scritto FIABA ILLUSTRATA ma anche questa, è una bugia. Vedrai, se ci muoviamo sarà l’ultima!”

Gimbin si fida e dorme.

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Luca è rimasto senza lavoro
Antonio non ha lavoro
La mamma di Andrea è senza  lavoro
Mamma e papà di Gimbin sono straordinari ma hanno avuto la geniale idea di fare entrambi lo stesso lavoro
Alessandro sa la storia ma è senza lavoro
Laura legge le fiabe a Gimbin perché è senza lavoro

ma tutti questi oggi hanno fatto una promessa a Gimbin per farlo dormire sereno e per farlo crescere sano :

SE RESTEREMO UNITI NELLA LOTTA NON CI SARANNO PIù BUGIE
SCALEREMO I MONTI E… DI QUELLA STELLA…FAREMO SOLO UNA STELLA CADENTE!

lauraisaia





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