I NUMERI DELLA CRISI SECONDO L'USR
Data: Venerd́, 11 settembre 2009 ore 17:20:27 CEST
Argomento: Comunicati


CATANIA - In Sicilia sono 6.779 i precari della scuola, tra insegnanti e amministrativi, rimasti senza lavoro per via della riduzione delle ore formative, scattata con la riforma del ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini. I dati sono forniti dall'ufficio scolastico regionale.

Senza cattedra sono 5.198 insegnanti, mentre 1.581 sono gli ausiliari tecnici e gli amministrativi rimasti senza incarico. Intanto proseguono le proteste dei precari proseguono in varie parti della Sicilia, a Palermo, Messina, Catania, Agrigento.

"Manterremo il presidio nell'ufficio scolastico di Palermo, in via Praga fino a quando i tagli non saranno ritirati", dicono dal Coordinamento dei precari che all'avvio delle lezioni le distribuiranno volantini davanti alle scuole, con cui inviteranno studenti e genitori a consultare il forum dei precari della scuola per conoscere le ulteriori iniziative.

"Non penso che i 1.500 posti promessi dalla Regione saranno sufficienti - dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil Sicilia -. Non so ancora come verranno distribuiti: il tavolo tecnico è stato appena avviato. Ma 1.500 è il numero massimo, che dipende dalle risorse finanziare disponibili".

"Il ministro Gelmini e il presidente della Regione continuano a non affrontare il vero nodo della questione e a lasciare irrisolti i problemi dei precari e quelli della scuola. Quello che serve è cambiare la legge e azzerare i tagli di personale e per questo continueremo a batterci. A fronte del dramma di migliaia di persone e dello sfascio in cui si sta precipitando la scuola pubblica - aggiunge il segretario della Flc - discutere di ammortizzatori sociali non basta: la questione ha una portata più grande e più generale".

Per questo i sindacati siciliani, Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal, hanno organizzato per lunedì prossimo a Palermo una manifestazione regionale del personale della scuola, con concentramento alle 10 a piazza Marina e corteo fino alla Presidenza della Regione. A Lombardo i sindacati chiedono un intervento più incisivo sul governo nazionale che porti alla modifica della legge sui tagli alla scuola, ulteriori stanziamenti regionali e comunitari e l'istituzione di un tavolo di crisi regionale sulla scuola siciliana. Sollecitano anche un piano pluriennale di stabilizzazione del personale docente e Ata.

Secondo i dati dell'ufficio scolastico regionale sono stati tagliati 1.549 posti nella scuola primaria: 143 ad Agrigento, 89 a Caltanissetta, 331 a Catania, 63 a Enna, 209 a Messina, 373 a Palermo, 91 a Ragusa, 112 a Siracusa e 138 a Trapani.

Nella scuola secondaria di primo grado i posti in meno sono 1.501: 135 ad Agrigento, 86 a Caltanissetta, 325 a Catania, 64 a Enna, 183 a Messina, 385 a Palermo, 89 a Ragusa, 105 a Siracusa e 129 a Trapani.

Sono 1.455 i tagli nella scuola secondaria di secondo grado: 136 ad Agrigento, 88 a Caltanissetta, 296 a Catania, 53 a Enna, 177 a Messina, 348 a Palermo, 94 a Ragusa, 132 a Siracusa e 131 a Trapani.

Sono 693 gli insegnanti di sostegno che non hanno avuto la conferma del posto: 58 ad Agrigento, 24 a Caltanissetta, 112 a Catania, 30 a Enna, 161 a Messina, 119 a Palermo, 31 a Ragusa, 60 a Siracusa e 98 a Trapani.





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