Test medicina: ipotetiche risposte sbagliate mandano in subbuglio il web
Data: Venerdė, 11 settembre 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Odontoiatria, risposte già pronte per chi pagava 30mila euro
La Guardia di Finanza interviene a Foggia, Napoli e Verona

ROMA (8 settembre) - Dopo cinque giorni dai test di ammissione alla facoltà di medicina e dopo la pubblicazione dei quesiti sul sito del Ministero dell' Istruzione, sono comparse sul web lamentele di molti aspiranti medici: sarebbero sbagliate, infatti, alcune risposte date per corrette dal ministero e da qui la richiesta di invalidare quelle domande ed il relativo punteggio. Soprattutto le domande di biologia, che da subito sono state indicate dai ragazzi come le più difficili, desterebbero dubbi.

Ha fatto scattare il campanello d'allarme anche il sito di preparazione ai test Universinet.it, che indica come errata una domanda sull'anemia falciforme, la numero 54 del test pubblicato dal ministero.
I responsabili del sito affermano di aver fatto verifiche fondate e invitano a non considerare la risposta.

Ma, nella confusione generale dei ragazzi, arriva la rassicurazione di alcuni esperti che hanno assodato che, per ogni domanda, la risposta indicata dal ministero come corretta è la più plausibile tra le quattro eventuali scelte.

Irregolarità ad odontoiatria. La Guardia di Finanza di Bari ha scoperto in questi giorni una frode ai danni di tanti aspiranti dentisti: a Foggia, Napoli e Verona alcuni studenti hanno accettato di sborsare cifre dai 25 ai 30mila euro, con un anticipo già versato all'atto di adesione di 5mila euro. Dopo mesi di accurate indagini, appostamenti e pedinamenti, i militari hanno fatto irruzione venerdì in un'abitazione di Altamura(Bari) dove erano pronte a partire le e-mail con le risposte ai test. Sarebbero state 12 le persone che avrebbero dovuto ricevere in tempo reale le risposte agli 80 quiz ministeriali. Il reclutamento degli studenti, che in codice si iscrivevano ad un “torneo”, era gestito da un parente del presunto capo dell'organizzazione (rappresentante di prodotti per l'ortodonzia) ed ha interessato per lo più figli e parenti di medici, odontoiatri e odontotecnici. L'offerta comprendeva la fornitura di un palmare Htc configurato per l'accesso ad una casella e-mail, sulla quale i candidati avrebbero dovuto ricevere le risposte ai quiz. I reati ipotizzati dai pm della Procura di Bari Francesca Pirrelli e Renato Nitti, sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, alla corruzione e alla rivelazione di segreto d'ufficio.

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