PROFESSORI PRECARI, COM’E’ DURA LA VITA…
Data: Martedì, 31 agosto 2004 ore 15:01:34 CEST
Argomento: Opinioni


PROFESSORI PRECARI, COM’E’ DURA LA VITA

 

 

C’è chi ha accettato 5 o 6 ore di insegnamento in una scuola vicina “per evitare che lo stipendio si vanifichi tra viaggi, affitto e benzina”; e chi ha rinunciato direttamente alla cattedra lontana, lontanissima, sperando nella futura chiamata del preside.

Eccolì lì, i precari storici, i più fortunati tra tutti i precari, quelli di prima e seconda fascia, in coda tra la calca per ottenere un incarico e iniziare anche quest’anno l’attività, miseramente retribuita, di docenti…temporanei. I più tristi erano quelli delle materie cosiddette “cenerentola”: la musica (?!), l’arte (?!), l’educazione fisica.

Insomma una categoria costretta a fare bene i conti, euro su euro. Risultato? Disastroso. Con otto ore settimanali lo stipendio si aggira sui 500 euro, niente male per un professionista, non vi pare? E non parliamo dei vari spezzoni, 4 ore qua, 6 ore là con spreco di tempo e salute fisica e mentale. Molti poi, ormai sfiniti, si sono accontentati di 2 o 3 ore settimanali, tanto per fare punteggio, ma è come lavorare gratis!

E con il problema montagna, come la mettiamo? E’ scattato un improvviso e obbligato amore per Maletto, Randazzo, Maniace, Bronte, Castiglione, insegnare lì vale doppio, ma forse è meglio non fidarsi troppo del Ministero: e se il prossimo anno il bonus venisse annullato? Insomma in una nazione che premia più l’altitudine che la professionalità tutto può accadere, basta solo attendere.Tant’è: quest’anno va di moda il detto evangelico: gli ultimi saranno i primi!

Restano comunque quei precari lì, sconsolati, avviliti, che si avviano stancamente verso la loro classe. Speriamo che riescano a lasciare fuori dall’aula l’amarezza generata da un lavoro che ormai si può svolgere solo e unicamente per un unico movente: per passione.

 

                                                            Silvana La Porta







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-1753.html