Settembre, facciamo presto!!! E' il tempo del “MONEY DAY”
Data: Giovedì, 10 settembre 2009 ore 12:15:05 CEST
Argomento: Opinioni


Salve dott.ssa C. Mangiaracina prendo “la palla in balzo” del suo “a rileggerla” e le invio questo mio scritto !
….. Settembre, facciamo presto!!!
Protestano i docenti precari tutti…. perfino… quelli con laurea in Architettura !
Mentre questi colleghi ci comunicano le “nefandezze” dello spazio scolastico: edifici, strutture, ubicazione delle classi e delle scuole, in toto, siciliane!
Palazzi “baroccheggianti” e in stile “Liberty”  fatiscenti, nei casi più fortunati. Vere e proprie “Scatolette” e, a volte, “labirintiche” protuberanze di passati uffici pubblici.
Per lo più umide e privi di porte per le uscite di sicurezza. Certo, non adatte a eventi catastrofici o naturali come terremoti, trombe d’aria e temporali con conseguente allagamento.
Non solo gli alunni soffrono “ il freddo e il caldo”, con l’alternanza delle stagioni. Causati dagli spifferi di finestre in legno. Credo, oramai, “finestre” in disuso. Talaltro, suscettibili a “incendio”.
Idem l’ ubicazione del personale “amministrativo”. Quest’ultimo disposto come dire con “qualche” privilegio, assieme al dirigente scolastico. Informano onestamente noi e le nostre  famiglie !
Noi precari, …penso,  con le nostre “peregrinazioni” ce ne eravamo accorti.

Trascorre, intanto, il tempo  del “MONEY DAY”, governativo sullo “stipendio” dei precari
( il mese di Settembre!!!).

Tutto il comparto dei sindacati Sicilia, frattanto, leggo proclama, il sit-in davanti il governo “Lombardo” a Palermo, del 14 Settembre alle ore 10, all’apertura dell’anno corrente “2009-2010”.
Ma mi chiedo dove sono i decreti attuativi “urgenti” della riforma precari?
In un “delicato” momento e  nei giorni in cui si dovrebbe, come dire,  essercene il “bisogno”. Qual è? L’apertura ufficiale dell’anno scolastico.
Ma dove è lo stipendio? Figuriamoci poi “ Il grembiule” che è logoro, è corto. Chiudono forse così, i negozi al dettaglio?
Si può condividere o meno sulla protesta “al risparmio” e al “taglio” governativo della scuola del “docenti di lettere” come me, ma di stipare in luoghi “malsani”, “ sovraffollati” e  “insicuri”   i nostri figli, alunni e insegnanti. “Io non ci sto !” E voi ?
La riforma “Gelmini”  di contro “Dice che si può ! “.
Riferisco delle varie realtà scolastiche con classi di 30-35 alunni, inclusi i casi degli alunni, ahimè! cagionevoli di benessere: i diversamente abili.
Urgenti del “sostegno” educativo e affettivo ma che adesso “provvisorio”…non c’è più.

Un Ministro scolastico, “esperto di materie giuridiche” non avrebbe dovuto conoscere le condizioni in cui versano le “nostre” scuole? E informarsi, di “strutture e infrastrutture”, magari domandando consiglio ad un suo collega Ministro?  E porre bene i suoi alunni e i nostri figli ?

Se si considera poi che il Ministero della Salute e il MIUR  consigliano “caldamente” di chiudere la scuola, nel caso riscontro influenza “suina”, nei prossimi mesi poveri noi!

Ritengo altresì, che l’ inserimento in coda a pettine nelle graduatorie di tre provincie a scelta del richiedente abilitato è giustificabile per tutti e in quei luoghi o piccoli paesi di provincia in cui le GAE sono costituite da un “esiguo” numero di insegnanti e abitanti.

Il “decreto delle code” e “dei tagli” è “carta straccia”, non serve a nulla ed è frutto di poca riflessività.

Si ! Ci si  ingabbia, ma per andare “al Nord” non certo nelle condizioni “onorevoli” in cui è ridotto il nostro amato “Sud”.
Non ci sono “granelli di sabbia al tiepido vento”, alias posti, a disposizione delle 9 provincie.

Tale provvedimento, spiacente, danneggerebbe tutti gli inseriti da tempo nelle graduatorie ad esaurimento.

Questa E’ la mia opinione. E’ ridicolo, inoltre, leggo a riguardo “ voci”, dare la possibilità dell’inserimento in coda e a pettine nelle tre provincie “ai non abilitati”.

Allora ? Per l’ equilibrio” di tanti giovani “disorientati” e  “disoccupati”  un cordiale e condiviso invito al governo e ai Ministri: “facciamo presto !!!”

Dott ssa   G. Longobardi






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