Precari scuola, sì del governo "Aiuti per i supplenti annuali"
Data: Giovedì, 10 settembre 2009 ore 11:04:35 CEST Argomento: Redazione
Interessati dodicimila
docenti, per loro supplenze brevi e indennità
Le Regioni finanzieranno progetti in cui inserire gli insegnanti
disoccupati.
Ma i comitati insorgono "I
contratti di disponibilità non risolvono nulla, sono
solo un palliativo, il governo intervenga su tagli
indiscriminati".
Per i Cip, in ogni caso, il problema non sono soltanto i precari, ma
bisogna andare più a monte: "Il governo non è intervenuto in alcun modo
sulla questione nodale dei tagli indiscriminati nella scuola pubblica".
Tagli non solo al personale, ma anche all'orario, agli istituti e alle
classi.
La
Repubblica 09/09/09
ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato oggi una norma che
consente di tutelare gli insegnanti precari. La norma verrà inserita
nel decreto legge Ronchi (su questioni ambientali) e interesserà una
platea di 12-13 mila docenti che fino allo scorso anno hanno avuto
supplenze annuali. Ma i precari hanno immediatamente manifestato la
loro contrarietà verso un provvedimento che definiscono un palliativo.
"La Finanziaria - ha affermato il ministro dell'Istruzione Mariastella
Gelmini - prevedeva un taglio di 43.000 posti. Di questi 30.000 si sono
liberati attraverso i pensionamenti. Restano 12-13.000 insegnanti che
hanno il diritto all'indennità di disoccupazione".
Grazie alla norma "salva precari" questi insegnanti potranno avere,
secondo quanto spiega il ministro, una via preferenziale per rimanere
all'interno della scuola, attraverso le supplenze brevi, e potranno
essere coinvolti in progetti educativi: contro la dispersione
scolastica, il sostegno ai soggetti più deboli, o per l'orientamento.
Secondo il ministro Gelmini con questa norma, inserita in un decreto
legge e quindi immediatamente efficace, "il governo ha mantenuto un
impegno preciso e importante che anche i sindacati aspettavano con
ansia".
Il ministro dell'Istruzione ha poi descritto quali saranno i prossimi
passi: "Ora procederemo anche con gli accordi con le singole Regioni.
E' un risultato significativo, frutto dell'impegno di tutti. Adesso
inizierà l'iter parlamentare, ma c'è forte sollievo, e questo è un
punto di orgoglio per il governo". Il sostegno ai precari avverrà
grazie anche ad accordi con le Regioni che potranno finanziare progetti
di rafforzamento dell'offerta formativa in cui inserire gli insegnanti
disoccupati. L'attivazione e la cessazione dell'indennità di
disoccupazione sarà gestita attraverso l'Inps. La norma varrà solo per
l'anno scolastico 2009/2010 perché, spiega la Gelmini "per il prossimo
anno non ci aspettiamo di avere questi problemi".
La risposta dei precari. I Comitati insegnanti precari hanno espresso
però un "netto rifiuto" per la norma inserita nel decreto Ronchi. "Non
risolvono l'emergenza istruzione, sono solo un palliativo". I Cip
aggiungono anche che il provvedimento potrebbe scatenare ulteriori
conflittualità, andando a escludere coloro che hanno lavorato per
l'intero anno scolastico con incarichi dei presidi (e non con
l'assegnazione annuale come previsto dal provvedimento) e tutti quelli
che hanno maturato un anno di servizio cumulando più periodi in diverse
scuole o per vari insegnamenti. Per i Cip, in ogni caso, il problema
non sono soltanto i precari, ma bisogna andare più a monte: "Il governo
non è intervenuto in alcun modo sulla questione nodale dei tagli
indiscriminati nella scuola pubblica". Tagli non solo al personale, ma
anche all'orario, agli istituti e alle classi.
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