LA GELMINI: MAI PIU' NUOVI PRECARI, MA...SI RIAPRONO LE GRADUATORIE
Data: Luned́, 07 settembre 2009 ore 09:51:50 CEST
Argomento: Opinioni


"Sono consapevole e partecipe della gravità del problema, e mi sto adoperando per fronteggiarlo. Ma bisogna sempre risalire con onestà intellettuale alla causa delle cose. La responsabilità di questa situazione è di chi ha alimentato per anni l'illusione che, per fare un esempio, su un ascensore di cinque posti ci si potesse salire in otto. Non è questa la strada giusta, né per il Paese né per i diretti interessati. Usare la scuola come ammortizzatore sociale, come è stato fatto per decenni, ha prodotto danni gravissimi. Alla competitività del Paese in generale, oltre che alle persone alle quali oggi non viene rinnovato l'incarico, e alle tantissime che affollano e affolleranno, purtroppo, le liste del precariato. Un vero disastro sociale. Io non ci sto a perpetuare questo meccanismo che ha penalizzato le aspettative e mortificato i talenti di tante persone, e opero affinché tra dieci anni i quindicenni e i ventenni di oggi, anche quelli che mesi fa erano in piazza contro di me, non siano i precari di domani. E chi tra loro si indirizzerà verso la scuola e l'università, troverà un posto certo, ben remunerato e darà il suo contributo in un sistema efficiente e ben funzionante. Se la classe dirigente del passato avesse avuto il coraggio e la lungimiranza di farlo, oggi non ci troveremmo tutti in questa situazione".
Sono queste le ultime dichiarazioni rilasciate da Mariastella Gelmini al direttore di Tuttoscuola. Ora faccio una riflessione, breve breve, semplice semplice. Se il ministro Gelmini aborrisce con giuste motivazioni la creazione di nuovo precariato, qualcuno ci può spiegare come mai nel 2009, con il famigerato Decreto Ministeriale 42, le graduatorie dei precari, che avrebbero dovuto essere ad esaurimento, sono state magicamente riaperte all’inserimento di nuovi aspiranti? Quale logica è sottesa a tale provvedimento? Forse l’eliminazione di nuovo precariato e nuove illusioni? Forse la voglia, come sbandiera in questi giorni il ministro, di fare capire che le assunzioni nella scuola sono finite e bisogna dire basta al precariato?
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…Si predica bene, si razzola male…

SILVANA LA PORTA






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