PRECARIATO E TAGLI: LE ULTIME NEWS
Data: Sabato, 05 settembre 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Indennità per i precari, i commenti del sindacato


Primi commenti da parte dei sindacati all'annunciato provvedimento di indennità di disoccupazione ai supplenti annuali cui non è stato rinnovato il contratto, e percorsi preferenziali.

La Uil Scuola giudica positivamente il provvedimento legislativo sui precari presentato oggi in Consiglio dei Ministri ma resta cauta in attesa dell'approvazione del decreto e del successivo decreto attuativo.

"Il ministero ci ha illustrato il testo solo a parole e non abbiamo avuto alcun documento scritto - afferma Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola, al termine di una riunione al ministero dell'Istruzione -. Ci riserviamo di verificare che il decreto definitivo sia corrispondente a quanto riferito".

Il provvedimento - aggiunge Di Menna - non rappresenta certo "una soluzione al problema del precariato" ma prevede dei punti "essenziali, come il riconoscimento dell'anno di servizio, l'individuazione di coloro che hanno i requisiti per l'indennità, l'intervento economico delle Regioni".

"Se non ci saranno sorprese - conclude Di Menna - per la prima volta vi è un intervento a favore di persone che rischiano di restare senza lavoro".

"Soddisfazione" viene dallo Snals-Confsal, per "la decisione del governo di estendere gli ammortizzatori sociali al personale della scuola".

Per il segretario generale Marco Paolo Nigi, questo provvedimento "è la risposta alla (...) richiesta di prevedere anche per i precari della scuola forme di sostegno al reddito. E' una soluzione di cui ci siamo fatti promotori da tempo e che siamo felici sia stata adottata oggi".

Il sindacato chiede ora "che il provvedimento con la convenzione tra Welfare, Miur e Inps venga emanato con decreto legge". Anche "la previsione di coinvolgere le Regioni - ha continuato Nigi - è un segnale che il precariato della scuola ha una portata sociale enorme di cui devono farsi carico tutte le istituzioni".

Di diverso avviso la Flc Cgil, per la quale il provvedimento sui precari presentato oggi dai ministri dell'Istruzione Gelmini e del Lavoro Sacconi è "insufficiente e può creare conflittualità tra i lavoratori perché non li garantisce tutti".

Questo il giudizio espresso dal segretario generale della Cgil Scuola Mimmo Pantaleo al termine della riunione tenuta presso il ministero di viale Trastevere: "Non ci hanno dato alcun testo, quindi ci riserviamo una valutazione più approfondita una volta che avremo il documento definitivo. Bisogna verificare anche il decreto attuativo, per il quale ci hanno riconvocato giovedì prossimo".

Il sindacalista è critico in particolare sul fatto che il provvedimento "non mette in discussione i tagli" al personale della scuola, non prevede risorse aggiuntive né presenta novità sulle immissione in ruolo dei docenti. "Il meccanismo del provvedimento prevede che diano l'indennità di disoccupazione a chi ha i requisiti previsti dalla legislazione vigente, a chi tale indennità sarebbe comunque spettata: in pratica i precari vedranno intervallati momenti di disoccupazione con supplenze brevi. Questo non produce alcun fatto aggiuntivo".

Cautamente positivo invece il giudizio di Francesco Scrima segretario generale della Cisl scuola: "Sono provvedimenti che abbiamo fortemente voluto per dare una risposta immediata e concreta a chi rischia la disoccupazione; sono il risultato di un impegno a lungo sostenuto dalla nostra categoria e dalla Confederazione. E' chiaro, tuttavia, che si tratta di una soluzione di emergenza e parziale in una situazione che è destinata a rimanere pesante e difficile se non cambierà il segno delle politiche scolastiche".

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giovedì 3 settembre 2009
 
Precariato. L'escalation decennale di una patologia


Precarietà è sinonimo di provvisorietà, discontinuità, casualità. Una patologia di cui la scuola, più di altri settori, è afflitta da anni, da troppo tempo.

Dieci anni fa, nel 1998-99, tra docenti con contratto annuale e docenti con contratto fino al termine delle attività, gli insegnanti precari della scuola erano 65.357.

Cinque anni dopo, nel 2003-04, erano diventati 111.176 con un aumento del 70%.

Nel 2008-2009 hanno raggiunto le 131.145 unità, con un incremento del 18% rispetto a cinque anni prima e di oltre il 100% rispetto a dieci anni prima.

La punta massima di docenti precari però si è avuta nel 2006-07 con 152.748 insegnanti.

Da quel momento è iniziata la lenta riduzione del numero di precari: nel 2007-08 erano diventati 142.065 (10.683 in meno); nel 2008-09 erano scesi a 131.145 (10.920 in meno).

Ma, nonostante la riduzione di 10-11 mila unità in meno per anno per un totale complessivo di 21.603 nel biennio, i precari non si erano incatenati né si erano presentati in mutande...

Per quest'anno 2009-2010, sula base di quanto anticipato dal Miur che ha parlato di 18 mila docenti esclusi, le nomine di docenti precari dovrebbe scendere a circa 105 mila (esclusi gli 8 mila immessi in ruolo).

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venerdì 4 settembre 2009

 Dibattito aperto sul precariato


Diversi esponenti politici intervengono oggi sulla questione del precariato. Sul fronte dell'opposizione il segretario nazionale del Prc-Se, Paolo Ferrero ha dichiarato che ''contro le misure misere e inutili approvate ieri dal governo Berlusconi, su richiesta del ministro all'Istruzione Gelmini, in merito alla stabilizzazione dei precari della scuola, l'unica cosa che si può fare è salire sui tetti, come hanno fatto questa mattina i precari romani, salendo sui tetti del Provveditorato alla Scuola di via Pianciani, per cercare di risolvere un problema drammatico come quello dei precari nel mondo della scuola. I precari della scuola, a partire dal Coordinamento nazionale dei precari, hanno il nostro pieno appoggio, la nostra solidarietà e la nostra presenza attiva e fattiva in tutte le loro sacrosante lotte''.

Anche per il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro, "l'unica alternativa possibile al dilagare delle proteste dei precari della scuola in Italia, è l'abrogazione della riforma Gelmini. Si tratta di una riforma scellerata che non può essere corretta. Deve solo essere eliminata".

A Di Pietro replica il ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi. secondo il quale "la riforma della scuola che il governo ha realizzato è la sintesi perfetta di tradizione e innovazione. Altro che riforma scellerata. Dall'opposizione si tenta di strumentalizzare la protesta dei precari. Bene invece l'apertura del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che dimostra senso di responsabilità".

Rotondi si riferisce alla dichiarazione rilasciata da Raffaele Bonanni a commento delle misure decise dal governo per l'estensione ai precari della scuola degli ammortizzatori sociali: "Avevamo chiesto delle soluzioni per chi perdeva il reddito e le abbiamo ottenute", ha detto Bonanni. "Abbiamo apprezzato il passo avanti fatto, ma riteniamo si debba approfondire ancora di piu' questa storia per non disperdere il patrimonio di professionalità".  Per Bonanni bisogna "riaprire la discussione pensando ad un utilizzo vero delle persone".

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venerdì 4 settembre 2009

 Il precariato scolastico è lombardo. Nel 2008-09


In attesa che si concluda il balletto delle cifre sui docenti precari (18 mila?) che non potranno avere la nomina quest'anno e su quelli che invece l'avranno (105 mila?), diamo un'occhiata ai dati certi dell'anno scorso che hanno avuto effetto fino al 31 agosto scorso, termine dell'anno scolastico 2008-09.

Per valori assoluti è stata la Lombardia ad avere avuto la maggiore quantità di docenti nominati a tempo determinato (esclusi quelli del supplenze brevi) con quasi 24 mila insegnanti precari, seguita da Lazio e Veneto con poco più di 12 mila nomine.

In relazione al numero complessivo dei docenti in cattedra l'anno scorso (di ruolo o a tempo determinato) l'Emilia è risultata la regione più precaria con il 21,7% di insegnanti precari (11.400) su un totale di 52600 docenti in servizio.

Tutto il Nord Est ha fatto segnare, comunque, il più alto tasso di precarietà (21%), avendo utlizzato 26.400 docenti precari su 131.500 in servizio.

Nelle regioni del Sud il tasso di precariato è stato più contenuto: 10,7%. La Campania, su quasi 100 mila docenti in servizio, ne ha ha avuto quasi 9.200 precari, facendo segnare la più bassa percentuale di precariato tra tutte le regioni.

Per effetto dei tagli di organico di quest'anno potrebbe cambiare notevolmente la mappa del precariato nelle diverse regioni.

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venerdì 4 settembre 2009

 Precariato, per la Bastico (Pd) il governo non l'ha creato, ma distrugge possibile soluzione


A differenza del mondo politico, che sta riflettendo sulle possibili soluzioni al problema del precariato e, nel caso dell'opposizione, sulle opportune iniziative di protesta, e del mondo sindacale, che ha commentato il provvedimento che prevede l'indennità di disoccupazione e percorsi facilitati per le supplenze brevi a beneficio di quanti non si sono visti rinnovare la supplenza annuale, la senatrice democratica Mariangela Bastico ieri ha diffuso un comunicato in cui parte da alcuni passi poco analizzati della conferenza stampa del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.

 Il ministro aveva addossato ai governi degli anni '80 e '90 la responsabilità di avere creato il precariato (in altro articolo diamo i numeri dell'incremento del precariato negli anni), non programmando i fabbisogni delle cattedre, consentendo più abilitazioni rispetto ai posti di insegnamento reale e permettendo di insegnare e accumulare punteggi anche a chi non aveva conseguito l'abilitazione. La Gelmini ha rivendicato per sé e il proprio governo il merito di aver smesso di alimentare il precariato, con il provvedimento di chiusura delle Ssis, e di cercare soluzioni per quanti resteranno senza lavoro a partire da questo mese.

 Questo pensiero è contestato dalla responsabile Scuola del Pd, che imputa al governo Berlusconi la colpa non di aver creato il precariato, ma di aver distrutto "il piano che avrebbe potuto superarlo". La Bastico si riferisce "alla legge finanziaria del governo Prodi del 2007 che stabiliva un piano di 150.000 assunzioni di docenti e 30.000 ATA in tre anni. Il ministro Gelmini non ha dato applicazione a questo piano per ben due anni ed è questo il motivo per cui oggi ci sono così tanti precari".

 Secondo la parlamentare democratica, i ministri Tremonti e Gelmini avrebbero individuato, per superare il precariato, la strada semplicemente di licenziare i precari "mettendoli, di fatto, sul lastrico: senza ammortizzatori sociali, senza posto di lavoro e senza prospettive per il futuro".

 "Il governo - continua la Bastico - ha creato un'emergenza sociale gravissima e, insieme, ha impoverito la scuola pubblica mettendone a grave rischio la qualità. Oggi (ieri, NdR) la Gelmini annuncia numeri assolutamente non reali: se si tagliano 42.100 posti di lavoro per i docenti come si fa a sostenere che vengono tagliati soltanto 10.000 posti di lavoro?"

 La Bastico conclude contestando al ministro il possibile finanziamento dell'indennità di disoccupazione con risorse delle regioni, senza prima averle consultate :"Le proposte annunciate sui contratti di disponibilità sono purtroppo solo degli annunci senza alcun riscontro concreto peraltro sembrerebbe che questa specie di ammortizzatore sociale sarebbe a carico delle risorse delle Regioni. E' stata assunta una decisione in conferenza Stato/Regioni? Le Regioni sono d'accordo?"

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