INTERVISTA ALLA GELMINI: LE REGOLE PER LA CARRIERA DEI DOCENTI
Data: Venerd́, 04 settembre 2009 ore 21:48:17 CEST
Argomento: Rassegna stampa


(ASCA) - Roma, 4 set - Entro sei mesi la carriera dei docenti, premi agli studenti meritevoli (finanziamenti per iscriversi alle universita' e ai corsi migliori), piu' risorse alle scuole che ottengono i migliori risultati formativi e piu' soldi e prestigio ai docenti piu' bravi.

Dopo i tagli, la fase due. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ne parla per la prima volta in un'intervista a ''Tuttoscuola'', pubblicata nel numero di settembre in uscita.

Per la Gelmini ''le premesse del cambiamento sono state poste e quello che sta per iniziare e' un anno scolastico che apre nuove speranze''.

CARRIERA. ''Entro sei mesi - ha spiegato il ministro - intendo definire le regole per la carriera dei docenti.

Vorrei farlo con il coinvolgimento dei sindacati e delle associazioni professionali. Apriamo un tavolo, sono aperta a consigli, suggerimenti, proposte, non a una contrattazione sindacale. Se dopo sei mesi si sara' pervenuti a una soluzione condivisa bene, altrimenti il Governo andra' avanti per la propria strada prendendosi tutte le responsabilita'.

E' una cosa troppo importante, un passaggio fondamentale per arrivare a quella valorizzazione dei docenti che tutti vogliamo''.

''Se ci si vuole arrivare, sei mesi sono piu' che sufficienti, non perdero' e non faro' perdere questo treno alla scuola. Dobbiamo essere tutti consapevoli che se la carriera resta quella che e', o mi lasci dire quella che non e', non avremo mai le migliori risorse sulle nostre cattedre.

Dobbiamo attrarre verso l'insegnamento le risorse migliori, i cervelli piu' brillanti, quelli in grado di accendere la scintilla della conoscenza nei nostri studenti. Come farlo? Discutiamo di questo''.

MERITO. Nell'intervista rilasciata al direttore di Tuttoscuola Giovanni Vinciguerra, il ministro dell'istruzione spiega perche' e attraverso quali modalita' intende introdurre il merito nella scuola.

''Qualita' e merito - ha detto ancora Gelmini - sono le stelle polari che intendo seguire per rendere piu' competitivo il sistema. Lo stiamo gia' facendo nel settore dell'universita', e lo faremo anche nella scuola. Bisogna introdurre forti dosi di meritocrazia a tutti i livelli.

In primo luogo, occorre premiare gli studenti che raggiungono i risultati migliori. Premiare il loro talento soprattutto in termini di opportunita' per il loro futuro. Penso ad esempio a forme che consentano loro di iscriversi in futuro alle universita' e ai corsi migliori. In secondo luogo incentivare le scuole meglio organizzate e che migliorano di piu' i livelli di apprendimento dei propri studenti, tenendo conto dei punti di partenza. Daremo loro piu' risorse e mezzi per offrire un servizio sempre migliore''.

E per il personale della scuola varra' lo stesso criterio: ''Occorre valorizzare i docenti e i dirigenti che si impegnano di piu'. Non si puo' contare solo sulla buona volonta', o sullo spirito missionario delle persone. Non e' la condizione che favorisce i migliori esiti complessivi. Non lo e' in nessun ambiente lavorativo o di relazione, non puo' esserlo neanche nella scuola. La motivazione delle persone e' una componente fondamentale in tutte le attivita', ed essa non puo' esserci senza il riconoscimento degli sforzi fatti e degli obiettivi raggiunti. Va creato il contesto nel quale tutti gli attori della comunita' educativa siano posti nelle condizioni di dare il meglio e di sentirsi incoraggiati e stimolati a farlo, in un'ottica non di individualismo competitivo ma di miglioramento continuo della professionalita'. E' questo che si e' perso nella scuola italiana. E allora bisogna impegnarsi in questa direzione, piu' e prima che nelle riforme ordinamentali. Non vogliamo togliere nulla a nessuno, sia chiaro, vogliamo dare di piu' a chi fa di piu' e meglio. La scuola italiana e' fiaccata da decenni di assenza totale di incentivi e di stimoli''.

PRECARI. ''Sono consapevole e partecipe della gravita' del problema - ha spiegato il ministro - e mi sto adoperando per fronteggiarlo. Ma bisogna sempre risalire con onesta' intellettuale alla causa delle cose''. Infine, Gelmini ha ricordato il provvedimento portato ieri in Cdm: ''Quasi tutti i sindacati si sono mostrati interessati, perche' si tratta di fronteggiare con atti concreti una grave emergenza, e io spero vivamente che possa andare in porto (sarebbe la prima volta) questa estensione al mondo della scuola degli ammortizzatori sociali - in questo caso e in questo senso si' - che operano da tempo in altri settori''.






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