LA CISL: «PRECARI, SUBITO MISURE STRAORDINARIE»
Data: Venerdě, 04 settembre 2009 ore 08:57:57 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Per attenuare le difficoltà di molti precari della scuola (docenti e Ata) – di fatto licenziati – è urgente stipulare la convenzione tra Inps, ministero dell’Istruzione e ministero del Lavoro e procedere ai conseguenti adempimenti attuativi. Lo richiede la Cisl e la Cisl Scuola di Catania, alla luce delle vicende che stanno riguardando la scuola catanese e siciliana. «Le annunciate misure straordinarie per i precari che perderanno il posto di lavoro – spiegano Gaetano Marziano segretario territoriale della Cisl e Giuseppe Denaro segretario generale della Cisl Scuola di Catania – vanno condotte in porto nel più breve tempo possibile. Su questo non c’è più tempo da perdere, le risposte vanno date in modo chiaro e concreto subito, poiché il nuovo anno scolastico è ormai in fase di avvio e i disagi per i tagli all’organico e le incerte prospettive occupazionali del personale precario costituiscono una pericolosa miscela esplosiva». «Abbiamo inserito da tempo tra le nostre rivendicazioni – aggiungono – la richiesta di dare stabilità al lavoro attraverso le assunzioni in ruolo. Da mesi la Cisl è impegnata nel confronto con il Miur a Roma e con la Regione Siciliana a Palermo per dare tutele ai precari le cui richieste e ragioni sostiene da sempre. Le migliaia di precari senza lavoro sono il frutto di una politica di tagli che sta sacrificando in modo indiscriminato le ragioni della scuola a quelle dell’economia. La Cisl Scuola ritiene legittima l’esasperazione delle lavoratrici e dei lavoratori e la preoccupazione crescente delle famiglie e degli studenti per il peggioramento della qualità della scuola e l’incertezza occupazionale». «Già l’anno scorso – ricordano i due dirigenti della Cisl – il 30 ottobre, i sindacati scuola prevedendo ciò che oggi sta drammaticamente accadendo, chiamarono la scuola a scendere in piazza a Roma per manifestare contro il governo e la sua insensata politica di tagli. Lo sciopero generale, sicuramente tra i più riusciti vide l’adesione di oltre il 75% del personale della scuola. Ma la classe politica è rimasta colpevolmente a guardare. Quindi è continuata la vertenza nelle singole province e nei comuni. Il 5 agosto scorso in Sicilia e a Catania abbiamo manifestato davanti tutte le prefetture e chiesto sempre la stessa cosa: tutele per i precari, stop ai tagli, più qualità alla scuola pubblica. «Il destino dei lavoratori precari – sottolineano – si lega in modo diretto alla qualità delle politiche scolastiche, che devono assicurare forte sostegno alla scuola pubblica, di cui vanno supportate con adeguati investimenti la presenza e la qualità, come fattore di promozione e crescita sociale, ma anche di progresso e sviluppo dell’intero sistema Paese. Circa il personale Ata, denunciamo, ancora una volta, che la notevole riduzione di esso mette a rischio non solo migliaia di posti di lavoro ma compromette la funzionalità stessa delle istituzioni scolastiche, in particolare il settore della scuola primaria che generalmente opera su più plessi, con gravi ripercussioni sulla vigilanza e assistenza degli alunni e perfino sulla semplice apertura delle singole sedi scolastiche». «Per tali ragioni – concludono Marziano e Denaro – la Cisl e la Cisl Scuola continuano a dare priorità nelle iniziative vertenziali a rivendicare adeguate tutele per il personale precario anche attraverso strumenti straordinari, in particolare per tutti coloro che non ritrovino, il prossimo settembre, un contratto di lavoro di durata annuale o fino al termine delle lezioni. Sulla vertenza generale della scuola chiediamo la più ampia collaborazione solidale con tutti i soggetti istituzionali e politici e con il mondo dell’associazionismo».







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