IL CIP SUI PATTI DI STABILITA'
Data: Giovedì, 03 settembre 2009 ore 21:40:25 CEST
Argomento: Rassegna stampa


(ASCA) - Roma, 3 set - Nessuna strumentalizzazione sul tema del precariato, ma il piano messo appunto dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini non e' sufficiente.

I precari della scuola non sono soddisfatti dall'accordo presentato oggi dal ministro sui contratti di disponibilita' destinati agli insegnanti che lo scorso anno avevano un contratto annuale e quest'anno si ritroveranno disoccupati ma con un indennita' di disoccupazione e accesso a supplenze brevi.

Maristella Curreli, presidente nazionale del Cip (Comitato insegnanti precari) spiega all'ASCA i malcontenti dei precari che continueranno le azioni di protesta.

''Il precario ora e' stanco - afferma Curreli - ci siamo illusi che si portasse a termine l'immissione in ruolo della finanziaria 2007 che ne prevedeva nel triennio 150mila, ne sono state fatte 50mila nel 2007, 25mila nel 2008, e ne mancavano 75mila, di queste ne sono state fatte solo 8mila.

Nella mia classe di concorso alle medie di Cagliari c'erano 30 posti vacanti di inglese, hanno fatto 3 immissioni in ruolo. Personalmente sono al mio diciottesimo anno di precariato e per essere premiata per la prima volta ho preso la cattedra fino al 31 agosto''.

Insomma, prosegue, ''hanno fatto 42mila tagli e quando i colleghi sono andati a prendere la nomina si sono resi conto che non c'era nulla. Ed ecco il boom di proteste''.

Anche le colleghe di Benevento, racconta Curreli, ''sono colleghe del Cip, da 13 anni precarie e quest'anno staranno a spasso. Oggi c'era da piangere con gente di 50 anni che si ritrovera' per strada''.

E poi questi contratti di disponibilita' sono ''molto rischiosi e molto pericolosi. Quest'anno parte questo contratto, per alcuni e' una boccata di ossigeno, ma gli altri? Se uno prende solo 6 ore e l'anno scorso non aveva la cattedra che fa subentra l'Inps? Prendono solo in considerazione i colleghi con nomina annuale e quelli che hanno lavorato su nomine temporanee, loro non hanno diritto''.

E si tratta di tanti precari, prosegue ancora la presidente nazionale del Cip, ''che magari lo scorso anno hanno avuto supplenze brevi e si ritrovano con alle spalle 25 anni di precariato e niente altro''.

Quest'anno, dice con amarezza Curreli, ''il ministero non ci ha voluto ascoltare e continuera' la mobilitazione perche' questo e' un contentino e l'anno prossimo ci saranno tantissimi altri tagli. D'altronde non devono inventare lavoro per noi precari che mandiamo avanti la scuola da anni''.

E adesso con tutti questi tagli un altro problema da risolvere saranno, conclude, ''le classe sovraffollate e anche i genitori si renderanno conto di cosa sta accadendo''.






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