Scuola, ai precari supplenze brevi e la "disoccupazione" anticipata
Data: Giovedì, 03 settembre 2009 ore 21:00:43 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA - Dopo le proteste di piazza, il governo si occupa dei precari della scuola. Il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha appena comunicato alla stampa alcuni contenuti del provvedimento che l'esecutivo sta mettendo in piedi per attenuare l'impatto del taglio agli organici della scuola che, in questi giorni, ha messo fuori gioco migliaia di precari.

"Non sappiamo ancora se l'intervento che stiamo predisponendo sarà oggetto di un decreto legge ad hoc o del decreto Ronchi - chiarisce la Gelmini - . Si tratta di una norma di legge che coinvolge i ministeri dell'istruzione e del Welfare e l'Inps".

Di che si tratta? Dei cosiddetti contratti di disponibilità a favore di coloro che nel 2008/2009 hanno avuto un contratto annuale o fino al 30 giugno. A un numero imprecisato ancora di supplenti (da 10 a 18 mila) verrà assicurato l'anticipo dell'indennità di disoccupazione (di competenza del dicastero guidato da Maurizio Sacconi) e la precedenza nel conferimento delle supplenze brevi, di qualche giorno o poche settimane, e per quelle attività che le scuole organizzano per il recupero della dispersione scolastica o a favore dei soggetti più deboli. Ma per fare questo occorre predisporre delle apposite liste predisposte da reti di scuole. E sono ancora in cantiere con le diverse regioni intese atte a limitare i danni dei tagli.

La Gelmini non perde l'occasione di indirizzare una stoccata al centro-sinistra. "La sinistra fa credere che il precariato sia nato con questo governo. In passato - ammonisce - si facevano concorsi per centinaia di migliaia di persone anche senza posti disponibili". Così le graduatorie si sono gonfiate di pretendenti al posto fisso. "La scuola - continua il ministro - è stata pensata come un ammortizzatore sociale, senza stabilire quanti posti fossero davvero necessari, non un servizio". E incalza: "Non serve andare sui tetti per dimostrare attenzione, ma rimboccarsi le maniche: per questa ragione abbiamo affrontato la formazione iniziale a numero programmato. Non voglio essere compartecipe della creazione di nuovo precariato".

Poi snocciola i suoi dati: 42mila posti tagliati e 30mila pensionamenti. Con un taglio effettivo di 12mila precari che saranno salvati con i contratti di disponibilità. Ma da Palermo, l'ex ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, avverte: "E' una farsa. Il costo dell'operazione dei contratti di disponibilità - spiega - è lo stesso a conti fatti della riconferma dei precari dello scorso anno. Perché - si chiede Fioroni - non si è percorsa la strada più semplice di riconfermare chi ha lavorato l'anno scorso?".

"In realtà - continua - , come si evince dalla stessa relazione agli emendamenti al decreto anticrisi presentati in aula, l'entità del taglio è ben maggiore, superiore alle 30mila unità, e soprattutto il governo vuole continuare a tagliare anche in futuro senza stabilizzare sui posti che si renderanno vacanti per effetto dei prossimi pensionamenti. In questo modo - conclude Fioroni - si vuole far passare un idea: che le graduatorie ad esaurimento siano da cestinare". Con un grosso punto interrogativo per i 273 mila precari inseriti nelle liste provinciali.
di SALVO INTRAVAIA
La Repubblica (3 settembre 2009)






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