Tra le tante, la più pubblicizzata è sicuramente la modalità Turbo che consente di comprimere i contenti delle pagine Web e di velocizzarne il download. In effetti non si tratta di una vera e propria novità, visto che tale tecnologia è stata utilizzata per anni da Opera Mini e dalle versioni del browser ottimizzate per i dispositivi mobili.
Per attivare Opera Turbo basta cliccare sull’icona a forma di tachimetro che si trova in basso a sinistra sulla barra di stato, vicino all’icona per la sincronizzazione dei segnalibri. Oltre a ciò, Opera 10 migliora Speed Dial, uno strumento che consente di visualizzare i propri siti preferiti sotto forma di icone cliccabili. L’utente può assegnare ad ognuna di esse il sito che preferisce e associargli un numero. Basta poi utilizzare la combinazione di tasti CTRL+numeroAssociato per accedervi “al volo” e senza la necessità di digitare l’indirizzo nell’apposita barra. In questa nuova versione il numero di icone associabili è salito a 25 (grazie ad una griglia di anteprime 5×5) – originariamente erano 9 a 3×3 – e lo sfondo della finestra è ora personalizzabile.
Gli sviluppatori non hanno poi dimenticato la delicata faccenda della gestione della memoria. Il nuovo browser, infatti, utilizza un sistema di gestione molto più efficiente e dinamico, in grado cioè di capire quando è il caso di spingere sull’acceleratore o su quello del freno, utilizzando a seconda dei casi più memoria RAM sui computer più dotati per migliorarne le performance o risparmiarla nel caso caso di computer più datati. Interessante anche la nuova interfaccia grafica, migliorata e più intuitiva. Senza dimenticare il punteggio di 100/100 nel test Acid3 e il supporto ai CSS3 Web Fonts e agli standard SVG. Insomma, un browser che non ha nulla da invidiare ai primi della classe, Firefox incluso.
Tutti gli interessati possono scaricare Opera 10 in comodi pacchetti .deb per Ubuntu e tantissime altre distribuzioni GNU/Linux da questo indirizzo.(da tuxjournal.net)
