“La scuola non sarà più un ammortizzatore sociale”, così la Gelmini risponde alle proteste dei precari storici che sono rimasti senza lavoro. Certo noi non abbiamo lavorato durante questi lunghi anni, non eravamo necessari, ci hanno fatto lavorare solo per pietà. La scuola poteva fare benissimo a meno di noi, anzi, a sentire la Gelmini, i mali della scuola sono dovuti a noi e al troppo buonismo delle amministrazioni precedenti. Io  penso invece che finché gli siamo serviti, ci hanno sfruttato e adesso, al diavolo la scuola, dobbiamo risparmiare, quindi, tutti a casa: mettiamo 32/33 alunni per classe e vedrete che risparmio! Già, ma ci vada lei, ministro, a lavorare in classi simili e poi vediamo i risultati.
Io francamente mi sono sentita offesa dall’affermazione della Gelmini. Dopo 18 anni di precariato, adesso scopro che ho ricevuto l’elemosina. Ma i tempi della “manna” sono finiti.  Come se in questi 18 anni me la sono goduta, senza far niente a prendere lo stipendio a sbafo. Chissà chi era a farsi centinaia di chilometri per raggiungere le sedi più disagiate, a dover combattere con la burocrazia e subire le ingiustizie più assurde (vedi punteggio di montagna) architettate dalle menti più diaboliche.
Coraggio comunque, non sarò più precaria a vita, ma disoccupata a vita!!!

 

Stefania