LA SCUOLA TAGLIATA
Data: Luned́, 31 agosto 2009 ore 22:15:47 CEST
Argomento: Rassegna stampa


SI ALLARGA LA PROTESTA ANTITAGLI DOMANI TOCCA AL NORD
Roma, 31 ago. (Apcom) - Si allarga il fronte delle contestazioni contro i tagli agli organici: dopo i tanti casi che oggi e nei giorni scorsi si sono vissuti negli Uffici scolastici provinciali del Sud, domani entrano in scena i precari del Nord. Proteste e sit-in sono annunciati a Milano e Torino. La situazione potrebbe degenerare nei prossimi giorni. Quando per molti precari lo spettro della disoccupazione si tradurrà in realtà. Secondo Massimo Di Menna, segretario della Uil Scuola, le istituzioni devono fare il massimo per evitare a 23.000 docenti ed Ata di ritrovarsi senza lavoro dopo anni continuativi di supplenze. "Tutte le risorse vanno utilizzate per garantire a queste persone la continuità nel lavoro - ha detto oggi Di Menna - e non c'è più un'ora da perdere. È stato previsto per giovedì un incontro con il ministero che deve essere risolutivo, anzi la Uil sollecita l'anticipazione di questo incontro perchè, soprattutto nelle regioni del Sud d'Italia il problema sociale è particolarmente preoccupante. Va posta una parola conclusiva, dando certezza e chiarezza di soluzione, anche con una trattativa no-stop da cui si esca con la concreta soluzione ipotizzata". Oggi forti proteste si sono svolte negli Uffici scolastici provinciali Napoli e Catania, dove per alcune ore sono state bloccate le assegnazioni dei contratti in ruolo e annuali. Continua, intanto, lo sciopero della fame, a Palermo, condotto da sei giorni da due assistenti tecnici davanti l'Usp: a loro disposizione solo due sdraie e un ombrellone per ripararsi dal sole. Sono intervenuti i medici del 118 per consigliargli il ricovero, sinora però gentilmente declinato. Come rimane in piedi la protesta tenuta sul tetto dell'Usp di Benevento da sette donne, tutte con almeno 10 anni di contratti a tempo determinato alle spalle."Continueremo a oltranza - ha detto Daniela Basile, una delle docenti salite sul tetto sabato mattina - sino a quando non avremo risposte. Chiediamo un tavolo istituzionale che sia risolutivo sul precariato sia in Campania che a livello nazionale, chiediamo delle regole". La protesta, con l'avvicinarsi del nuovo anno scolastico, sembra destinata ad allargarsi. Anche al Nord. Domani i precari di Milano e Torino hanno in programma due iniziative: nel capoluogo lombardo si incateneranno davanti all'ufficio scolastico provinciale "fino al ritiro dei tagli", mentre in quello piemontese si farà un sit-in all'Usp dalle 11.30 alle 15 organizzato da Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola.
 

DAL SITO SICILIA INFORMAZIONI
Scuola, sindacati di categoria in agitazione
A Palermo occupato l'ufficio scolastico provinciale

In una nota i sindacati della scuola, Flc-Cgil, Cisl, Uil e Snals, informano l'avvio dello stato di agitazione per i tagli che riguardano il personale precario e comunicano l'occupazione dell'ufficio del dirigente dell'ufficio scolastico provinciale (Usp) in via Praga "per esprimere la ferma protesta di tutti i lavoratori della scuola e delle loro famiglie, ormai private del minimo indispensabile per la loro sopravvivenza".

 

Sono circa 2.000 i posti di lavoro "falcidiati" nella sola provincia di Palermo. I sindacati chiedono "l'autorizzazione a continuare il sit-in di protesta dinanzi agli uffici dell'Usp fino a venerdì e a svolgere, anche, un sit-in di davanti l'assessorato regionale alla Pubblica istruzione. Inoltre, i sindacati invitano tutti i parlamentari eletti all'Ars e al Parlamento nazionale "a un dibattito pubblico per le necessarie assunzioni di responsabilità nei confronti della scuola della propria Regione e dei lavoratori che a essi hanno dato fiducia votandoli".

DAL SITO LASICILIAWEB

Proteste e sit-in in tutta la Sicilia contro i tagli scolastici, tensione davanti al provveditorato di Palermo. La Cisl di Catania: "Un'esasperazione legittima"

CATANIA - Giornata di protesta per i precari della scuola di Catania che non avranno un contratto per il prossimo anno scolastico, con una manifestazione davanti alla sede del provveditorato agli studi di via Coviello. La Cisl annuncia che chiederà un incontro al prefetto per sollecitare la stipula di una convenzione tra Inps e ministeri dell'Istruzione e del Lavoro e procedere ai conseguenti adempimenti attuativi.

"Le incerte prospettive occupazionali del personale precario - sottolinea Giuseppe Denaro, segretario generale della Cisl Scuola di Catania - costituiscono una pericolosa miscela esplosiva. Da mesi siamo impegnati nel confronto con il Miur a Roma e con la Regione siciliana a Palermo per dare tutele ai precari le cui richieste e ragioni sostiene da sempre. Le migliaia di precari senza lavoro sono il frutto di una politica di tagli che sta sacrificando in modo indiscriminato le ragioni della scuola a quelle dell'economia. La Cisl Scuola ritiene legittima l'esasperazione delle lavoratrici e dei lavoratori e la preoccupazione crescente delle famiglie e degli studenti per il peggioramento della qualità della scuola e l'incertezza occupazionale".

Proteste e di sit-in anche a Palermo e a Messina. Insegnanti e personale tecnico amministrativo hanno manifestato davanti alla sede del provveditorato delle due città siciliane contro i tagli previsti dal decreto del ministro alla Pubblica istruzione Mariastella Gelmini.

Nel capoluogo siciliano in centinaia hanno sfilato e occupato provvisoriamente alcuni tratti di via Praga e non sono mancati momenti di tensione al primo piano del provveditorato durante l'assegnazione dei posti a disposizione.

A Messina, dove i precari hanno dato vita a un sit-in, sono circa mille, tra docenti e personale Ata, che quest'anno non riceveranno l'incarico. A coordinare la manifestazione il sindacato 'Sfida' protesta anche a difesa del diritto allo studio per gli allievi disabili. Per la Cgil "gli enti locali e le istituzioni devono intervenire a sostegno dell'occupazione e fare in modo che ci sia una revisione delle scelte di taglio che stanno provocando disperazione in un tessuto sociale gravemente colpito dalla crisi".







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