Le Sette (70, 700, 7000) donne precarie storiche a Benevento sul tetto dell'USP
Data: Lunedì, 31 agosto 2009 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Un gruppo di docenti precari della provincia di Trapani ha appena occupato l'Ufficio Scolastico Provinciale di Trapani per protestare contro i tagli selvaggi del Ministro Gelmini imposti alla scuola di ogni ordine e grado. Si sono incatenati dietro la porta del vice provveditore Dott.ssa Savoca che non ne ha voluto sapere di riceverli.
Invece Sette donne precarie storiche di Benevento, in attesa del ruolo da oltre dieci anni ed iscritte al 'Comitato insegnanti precari', si sono recate sul punto più alto dell'ex provveditorato con l'intenzione di 'resistere' fino a che il direttore dell'Usr di Benevento non dia garanzie su quello dei 500 colleghi sanniti che dopo supplenze di lunga durata dal primo settembre rischiano di rimanere disoccupati.
Le sette colleghe molto determinate, hanno scorte alimentari sufficienti per resistere per diverse settimane;
Hanno il sostegno di centinaia di colleghi non di ruolo che all'entrata dell'Usr si sono riuniti in presidio permanente.
“Le precarie sannite – si legge in una nota - hanno trascorso la prima lunga e interminabile notte sul tetto dell'Usp decise a non scendere, a lottare come delle leonesse, per rivendicare un proprio sacrosanto diritto ossia il lavoro.
Hanno fatto troppi, lunghissimi sacrifici per arrendersi così, solo perchè questo Governo ha deciso che la crisi la debba pagare il mondo della scuola; questo lo striscione: "Contro il più grande licenziamento di massa. 20.000 in Italia, 500 a Benevento. Vogliamo un futuro".
Siamo serviti a far funzionare la scuola per coprire i posti che non erano messi a ruolo; ora lo Stato intende disfarsi di noi senza una parola di ringraziamento senza neppure tentare un timido 'Scusa mi dispiace'
A poco più di due settimane dall'inizio del nuovo anno le proteste dei precari, che si oppongono ai 42.000 tagli al personale docenti e 15.000 a quello amministrativo, tecnico ed ausiliario (che si ripeteranno anche per altri due anni), sembrano destinate ad allargarsi a macchia d'olio: martedì scorso ad Arezzo decine di insegnanti hanno lavato i vetri delle automobili ferme ai semafori con addosso dei vistosi mutandoni e t-shirts bianche con scritto "Precario scuola licenziato".

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