IL MINISTERO AIUTERA' I PRECARI: 18MILA ESUBERI, MA NESSUNO PERDERA'IL POSTO
Data: Luned́, 31 agosto 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati



Il sindacato: Il ministero aiuta i precari
DICIOTTOMILA ESUBERI NESSUNO PERDE IL POSTO
Nomina giuridica e ammortizzatori sociali
Nigi (Snals): L’auspicio è che si elimini la piaga  dell’organico di fatto entro il 2010
 
Anno nuovo, problemi vecchi.  La scuola riaprirà i battenti con 36.000 cattedre in meno e l'immissione in  ruolo di circa 8.000 docenti, 8.000 ausiliari tecnici e amministrativi e 647  dirigenti scolastici che dovrebbero verificarsi  proprio in questi giorni.
«I dirigenti coprono i posti liberi disponibili - spiega Marco Paolo Nigi,  segretario generale dello Snals-Confsal - Gli ottomila docenti, invece, sono  insufficienti. I docenti a tempo determinato sono circa novantamila.  Quest'anno ne sono andati in pensione quarantamila.  Ora i trentaseimila posti tagliati corrispondono più o meno al turn over.  Quindi di fatto ci sono novantamila precari dei  quali ottomila sono rimasti in ruolo. Gli altri sono in  attesa di una nomina annuale che in questo periodo dovrebbe essere  comunicata. Ma già si sa con certezza che circa  diciottomila docenti non avranno l'incarico come l'avevano l'anno scorso».
Questo significa che  diciottomila precari staranno a spasso? «Il Ministero dell'Istruzione sta lavorando su una proposta portata dal nostro  sindacato. In pratica si vuole dare a queste persone una nomina giuridica,  senza stipendio perché di fatto il posto non c'è».
E  quali sono i benefici? «I precari otterranno la valutazione del punteggio come  se lavorassero. In pratica non perdono il posto in graduatoria. Poi saranno  occupati per fare le supplenze quando i docenti di  ruolo s'assenteranno durante l'anno scolastico. Questi precari avranno la  precedenza assoluta sulle supplenze. Gli istituti non sceglieranno più dagli  elenchi interni ma da un altro elenco fornito dal  provveditorato».
Come si calcolerà la  precedenza? «In base al punteggio che avevano nella  graduatoria permanente. Facciamo un esempio: io e lei facciamo parte della diciottomila persone senza incarico.  Io scelgo l'area A e lei l'area B. Quando si verifica la necessità di una supplenza nell'area A, se  io ho più punti di tutti sono il primo della graduatoria. Così la nomina  giuridica si trasforma in nomina economica e  percepisco lo stipendio pieno».
E  quelli che non trovano supplenze, come campano? «Prima della nomina della  supplenza viene loro erogato circa l'80% della  retribuzione intera in forma di ammortizzatore sociale. Siamo riusciti a  portare i benefici degli ammortizzatori sociali in deroga del settore privato  anche in quello pubblico».
In che maniera? «Il Ministero  ha firmato una convenzione con l'Inps per pagare gli ammortizzatori. Poi si è  impegnato a fare una legge che dà a queste nomine giuridiche la precedenza ai supplenti d'istituto. Così almeno diciottomila persone non vanno a casa. E quando gli finisce la supplenza ritornano ad avere il  sostegno a reddito. È una forma di protezione per il precariato in attesa che ci siano altre immissioni in ruolo».
Anche  quest'anno ci sarà il solito balletto delle cattedre e non sarà garantita la  continuità scolastica? «Non si può più andare avanti con il doppio organico  di fatto e di diritto. Quest'anno la situazione è grave per via dei posti  tagliati».
Dove si  verificheranno questi tagli? «In tutti i settori sia nei docenti che  nel personale amministrativo. La maggior parte nel Meridione e cioè in Campania, Sicilia, Calabria, Sardegna perché lì si  è "caricato" di più nel passato».
Problemi in vista per le  famiglie? «Le famiglie non subiranno grandi disagi per le elementari, medie,  caso mai nella scuola superiore per una diminuzione dell'offerta formativa.  Per l'anno prossimo auspichiamo l'eliminazione dell'organico di fatto. Il 20%  dell'organico è precario: duecentomila persone, una lotteria! Ecco spiegato  il balletto delle cattedre. In questo modo la scuola non può che andare  peggio». Nat. Pog.






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-17257.html