PRESIDI IN ARRIVO DAL SUD: ECCO LA VERITA' DEI NUMERI
Data: Domenica, 30 agosto 2009 ore 08:50:41 CEST
Argomento: Comunicati


IL GIORNALE DI VICENZA, mercoledì 26 Agosto 2009

 Presidi in arrivo da Sud - Ecco la verità dei numeri

 Il concorso nazionale e le polemiche.
 Regione per regione, chi ha seguito le direttive del ministero e chi invece ha ammesso in graduatoria il triplo di dirigenti. La Campania ne ha già “piazzati” 55 in più in altre regioni

 di Stefano Valle

 Presidi, menzione, polemiche. Vicenza e la sua Provincia sono finite sotto i riflettori della stampa nazionale in seguito alla mozione votata, quasi all'unanimità, in Consiglio provinciale il 21 luglio. Il motivo che ha dato vita alla mozione risiede nel fatto che a Vicenza e nel Veneto rimangono libere molte presidenze scolastiche. Gli ultimi concorsi fatti, nel 2004 e nel 2006, hanno abilitato un numero di persone che oggi si rivela insufficiente per le reali necessità.
 Il numero degli abilitati è stato previsto dal Ministero della pubblica istruzione, maggiorato di oltre il 10%. Nel Veneto i numeri sono stati rispettati, in altre regioni no. Le persone abilitate in regioni che non hanno rispettato le quote fissate per legge hanno la possibilità di esercitare (cioè di fare i presidi) in altre regioni, tra cui ricoprire uno dei 39 posti liberi nel Veneto, previsti dal Ministero per l'anno scolastico 2009/10 (come noto, sono appena state date come imminenti appunto 38 nomine).
 Il punto di partenza è il corso-concorso ordinario per dirigenti scolastici (cioè presidi) indetto dalla Direzione generale (Ddg) del personale della scuola nel novembre 2004. Il concorso prevedeva 1500 posti per tutta Italia, ripartiti con una tabella elaborata dal Ministero, con un numero preciso di posti riservati per ogni regione, specifici per il primo ciclo (scuola materna, elementare, media) e per il secondo ciclo (scuola superiore). Per il Veneto i posti erano 74 posti per il primo ciclo, 24 per il secondo.
 Ed ecco, presi dai siti internet delle istituzioni, quali sono i numeri che hanno fatto nascere la mozione della Provincia di Vicenza e le tante polemiche seguite. Basta cercare “graduatoria generale di merito ddg 22-11-2004 settore formativo 1 (digitando il numero 2 invece per le superiori) Veneto”: fornisce l’elenco di chi ha superato le prove del concorso, scritte e orali, ed è in “sala di attesa” per arrivare alla nomina effettiva.
 Il risultato? In Veneto emerge una graduatoria che aveva 93 nomi di persone reclutabili per i 74 posti previsti dalla tabella del Ministero. Per le superiori invece la graduatoria apparsa riportava 38 nomi di persone reclutabili a fronte di 24 posti disponibili. Nella prima graduatoria il rapporto tra persone in lista e posti disponibili è di 1,25, nella seconda diventa di 1,58.
 La ricerca prosegue: Lombardia. Le graduatorie accessibili riportavano 152 persone reclutabili a fronte di 113 posti disponibili previsti dal Ministero. Gli ammessi direttamente al “Corso di formazione per dirigenti scolastici” erano 124. I rapporti creatisi sono di 1,34 aspiranti per ogni posto disponibili nella graduatoria di merito, di 1,09 nel corso di formazione. Per le superiori le persone reclutabili erano 98, mentre i posti disponibili come preside 40 (rapporto di 2,5). Nelle graduatorie degli ammessi al corso di formazione erano presenti 44 nomi, per 40 posti.
 Nuovo cambio di regione: un clic con “Toscana”. Lì le graduatorie di merito riportavano 73 nomi di reclutabili a fronte di 48 posti per il primo ciclo: un rapporto di 1,5 tra aspiranti e posti disponibili. A fianco, la graduatoria dei vincitori del concorso, ricavata dalla graduatoria di merito, riportava 48 nomi per 48 posti. Nella graduatoria di merito delle superiori per 27 posti disponibili c'erano
 64 nomi (rapporto di 2,5). La graduatoria dei vincitori del concorso, a fianco, riportava 27 nomi per i 27 posti.
 Nuova operazione di ricerca: Lazio. Nella graduatoria regionale di merito del primo ciclo, settore 1, erano presenti 129 aspiranti per 79
 posti: un rapporto di 1,55. Nella graduatoria di merito per il secondo ciclo erano presenti 55 aspiranti per 41 posti, creando un rapporto di
 1,34 aspiranti per posto disponibile (non comparivano liste di vincitori).
 Ed ecco la Campania. Per il primo ciclo il Ministero aveva previsto
 135 posti disponibili come dirigenti scolastici: la graduatoria generale di merito settore Formativo 1 conteneva ben 395 nomi di persone reclutabili (oltre 100 con “accettato con riserva”): un rapporto di quasi 3 aspiranti per ogni posto a disposizione. Gli ammessi al Corso di Formazione erano 192, per un rapporto di 1,4 aspiranti ogni posto. La graduatoria di merito per le superiori riportava 230 aspiranti per 56 posti stabiliti per legge, creando un rapporto di 4 aspiranti e 1 posto. Gli ammessi al corso di Formazione erano 82, per un rapporto di 1,4.
 Nella graduatoria di merito contenente 395 nomi, aggiornate al maggio 2009, risultano depennate (cancellate) 55 persone, soprattutto nella parte finale della graduatoria, perché tutte trasferite in altre regioni, soprattutto in Emilia Romagna, Liguria e Lombardia, con data
 2008 (reperibile in www.flcbenevento.it).
 Nuova ricerca: Calabria. Pririmo ciclo: 172 nomi di persone reclutabili a fronte di 65 posti disponibili per legge, con un rapporto di 2,6. Gli ammessi al corso di formazione per dirigenti scolastici erano 75, per un rapporto praticamente di 1 a 1 tra aspiranti e posti
 (ricordiamolo: essere nella graduatoria di merito è una sala di attesa, non si è esclusi dall'accesso al lavoro). Superiori: 76 nomi di persone reclutabili per 24 posti, un rapporto di 3 aspiranti per 1 posto. Gli ammessi al corso di formazione erano 30 (rapporto di 1,25).
 Ultima regione “visitata”: Puglia. Primo ciclo: il Ministero aveva previsto 95 posti disponibili, nella graduatoria di merito erano presenti 241 nomi di persone, per un rapporto di 2,5 aspiranti per ogni posto. Superiori: 46 posti dati dal ministero, 136 le persone incluse nella graduatoria di merito, per un rapporto di 3 aspiranti per ogni posto (non risultavano altre liste o graduatorie).
 Ricerche e rapporti di questo genere sono disponibili anche per quanto riguarda il corso-concorso riservato a presidi incaricati indetto con Decreto ministeriale del 3 ottobre 2006, ma meglio fermarsi qui.
 Si può capire perché in Consiglio provinciale, a Vicenza, è stata votata quella mozione. Perché per uno stesso concorso, uguale per tutta l'Italia, devono esistere differenze di questo genere?






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