I RAGAZZI NON SANNO SCRIVERE E LEGGERE BENE: QUALI RESPONSABILITA' DELLA SCUOLA?
Data: Luned́, 24 agosto 2009 ore 09:35:29 CEST
Argomento: Comunicati


 Messaggero: Ferroni: «Vocabolario scarso e spesso saltano di palo in frasca»
24-08-2009

 ROMA - Professor Ferroni, da italianista come giudica i ragazzi?
 «Hanno gravi lacune, per le matricole delle nuove generazioni occorre fare educazione alla scrittura. Troppi errori di grammatica, di sintassi e difficoltà nell’uso del congiuntivo o nella costruzione di frasi complesse. Molti hanno un vocabolario scarso e difficoltà di comprensione del lessico mediamente colto o tecnico», all’intervista risponde Giulio Ferroni, docente di Letteratura italiana del Dipartimento di Italianistica della Sapienza.
 Problemi di comprensione dei testi e di scrittura, quali le cause?
 «Per alcuni sms e chat sono l’unica scrittura, i ragazzi non scrivono e leggono poco. L’uso del linguaggio rapido, superficiale, non costruito, allontana dal confronto e dalla razionalità del ragionamento. Da ciò dipende un cattivo uso della lingua e se ne vedono i risultati. Quindi le matricole non fanno solo errori di grammatica e di sintassi, hanno anche scarsa familiarità con la costruzione logica delle frasi. Le loro argomentazioni, spesso, sono irrazionali. Saltano di palo in frasca, senza sequenze logiche tra un concetto e l’altro. Insomma, scrivono periodi senza capo nè coda».
 Di chi le colpe?
 «La scuola certamente ha le sue responsabilità, ma anche quando la scuola fa cose straordinarie capita che i giovani abbiano dei problemi di scrittura e di comprensione. Il loro sapere è aleatorio, come se non avesse fondamenta, ”svapora” con facilità. Credo che molto dipenda dal mondo in cui sono immersi, un mondo irrazionale, superficiale, sprezzante nei confronti della cultura, dominato dall’“usa e getta”, senza alcuna finalità. E poi non dimentichiamo i guasti della tv».
A. Ser.






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