LETTERA DI ALCUNI PRECARI STORICI, ANZI GIURASSICI, AMARAMENTE SCONSOLATI…
Data: Lunedì, 19 luglio 2004 ore 23:07:45 CEST
Argomento: Opinioni


LETTERA DI ALCUNI PRECARI STORICI, ANZI GIURASSICI, AMARAMENTE SCONSOLATI…

 

 

Una lettera triste, quella di alcuni precari storici milanesi, che lamentano la loro condizione. Ve la sottopongo…sperando che possa invitare alla riflessione.

Siamo i precari storici, anzi chiamateci pure giurassici. Seguendo le vicende legislative che ci riguardano, osserviamo con stupore  e amarezza come il governo si stia muovendo, cambiando e ricambiando le norme in corso d'opera.Questo significa che non esiste uno Stato di diritto oggettivo ma, piuttosto, uno Stato di opportunità contingente.   Siamo profondamente delusi anche dal modo in cui la battaglia viene condotta dai sindacati in relazione alla questione del servizio non specifico.   Abbiamo la triste impressione che loro stessi non difendano con forza la valutazione di tale servizio per il personale precario della scuola. 

  Il servizio non specifico, infatti, è uno degli elementi fondamentali per i "precari storici".   Moltissimi di noi, prima della introduzione della Graduatoria Permanente, hanno lavorato indistintamente in tutte le classi di concorso alle quali il loro titolo di studio permetteva di accedere, perché tale servizio veniva valutato per metà, per esempio, alle medie, se prestato alle superiori e viceversa.   La Graduatoria Permanente, sostituendo la Graduatoria Incarichi e Supplenze, ha cancellato tale possibilità, ma ciò che è più grave ha cancellato con valore retroattivo un diritto acquisito, cambiando le regole senza tener conto del passato.  Tanti di noi che hanno lavorato ad esempio per dodici, tredici, quattordici o quindici anni nella scuola su due o tre classi di concorso, fiduciosi che tale servizio avesse il suo specifico valore, anche se dimezzato, sulle varie graduatorie alle quali dava accesso il  titolo di studio, si sono visti invece cancellare anni di anzianità e superare da colleghi molto più giovani e con esperienze parziali.Ora il servizio non specifico è stato associato al servizio di montagna, due cose queste completamente diverse.   Crediamo che sia i sindacati che le associazioni dei precari non abbiano chiarito con forza tale diversità.   Oggi i  sindacati si scagliano giustamente contro la questione della retroattività, ma dov'erano quando ci è stata CANCELLATA la possibilità di far valutare il servizio non specifico?   Questo è uno dei diritti che noi precari storici abbiamo acquisito e su cui nessuno dovrebbe poter discutere.   Associarlo alla supervalutazione del servizio di montagna, vera novità non condivisibile, è un errore che deve essere chiarito una volta per tutte.Il sindacato che si è espresso con maggiore chiarezza è stato la Gilda, che ci pare difenda la valutazione del servizio non specifico. 

 Per il resto la questione non viene affrontata con la dovuta attenzione.   Chiediamo ai sindacati, a nome di tutti i precari storici che hanno prestato servizio su varie classi di concorso, che venga rispettato il lavoro svolto e la  professionalità acquisita e che il fatto di avere più titoli per insegnare in più classi non diventi penalizzante.   Chiediamo che i sindacati affrontino questo problema in maniera specifica, perché è così che merita di essere affrontato, senza confonderlo con altre questioni, come il servizio di montagna, che è un problema completamente diverso.   Chiediamo che il lavoro dei precari svolto alle medie venga valutato al 50% alle superiori e viceversa, mentre quello svolto alle elementari venga valutato al 50% alla materna e viceversa, senza confondere gli ordini di scuola, cioè la scuola primaria con la scuola secondaria, per non penalizzare insegnanti in possesso di uno stesso  un titolo che dà accesso a più graduatorie.

 

                                               Alcuni precari storici milanesi

(Testimonianza raccolta ed elaborata da Silvana La Porta)

 

       

 







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