TuttoscuolaNEWS n. 160
Data: Lunedì, 19 luglio 2004 ore 12:55:07 CEST
Argomento: Comunicati


 

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N. 160, 19 luglio 2004


SOMMARIO

1. Tanto rumore per nulla?
2. Classe islamica si' o no?/1. Un dibattito tra Magris ed Eco
3. Riforma, la Conferenza unificata reclama il piano finanziario
4. Graduatorie permanenti, e' allarme

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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n. 64/160:

- Classe islamica si' o no?/2. Le alternative in campo
- La Conferenza unificata cambia il "senso" di marcia?
- Il Consiglio nazionale si esprime sulle Indicazioni
- Graduatorie operative da novembre?
- Rilancio della formazione tecnica superiore
- Tagli finti di organico e aumenti veri di stipendio


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- 15 mila posti di ruolo: una goccia nel mare
- L'inarrestabile ascesa del personale precario

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1. Tanto rumore per nulla?

Letizia Moratti in Europa (come commissaria), anzi  al  Tesoro,  pero'
"spacchettato". Buttiglione in arrivo. Anzi no, fermi tutti,  ministri
e sottosegretari. Cambia solo Tremonti, sostituito dal suo  alter  ego
tecnico Siniscalco.
"Much ado about nothing" e'  il  titolo  di  una  famosa  commedia  di
Shakespeare. E "molto rumore per nulla" potrebbe essere la sintesi  di
quello    che  e'  successo,  anzi  non  successo,  nella  prolungata,
estenuante vicenda della "verifica" di  governo,  che  ha  piu'  volte
messo in causa anche la titolarita' del ministero di viale Trastevere.
Alla fine (ma solo alla fine) Letizia Moratti ha fatto sapere che  lei
non ama lasciare nessun lavoro a meta', e che  preferisce  cercare  di
finire quello che ha iniziato.
Ma e' proprio vero  che  non  e'  successo  niente?  Intanto  le  voci
relative all'assestamento della squadra di governo (del MIUR)  avevano
suscitato attese,  e  delineato  strategie  per  la  conduzione  della
politica scolastica nei due anni scarsi che mancano  alla  fine  della
legislatura. Si era parlato di  una  maggiore  coesione  politica  che
sarebbe derivata dall'arrivo alla  Minerva,  come  sottosegretari,  di
Giuseppe Valditara, responsabile scuola di AN, e Beniamino Brocca, suo
omologo nell'UDC: entrambi nei primi tre anni del  governo  Berlusconi
non avevano mancato di far valere,  dall'esterno,  il  peso  dei  loro
distinguo, se non di veri e propri dissensi (Valditara,  per  esempio,
chiese e ottenne il ripristino della quinquennalita' dei licei, che il
primo progetto Bertagna prevedeva di durata quadriennale; sono note le
riserve di Brocca sul tutor e sulle "Indicazioni nazionali").
E ora? Sfumata l'opportunita' di compattare politicamente  la  squadra
di governo (al MIUR, ma non soltanto),  emerge  con  chiarezza  ancora
maggiore l'esigenza si' di "finire il lavoro", ma di finirlo bene. Per
farlo, Letizia Moratti dovra' curare i rapporti  politici  all'interno
della    maggioranza,   selezionare  le  priorita',  prendere  qualche
iniziativa per migliorare le relazioni con i sindacati, e  soprattutto
riguadagnare consenso nel mondo delle scuole, attraverso azioni che ne
valorizzino    l'autonomo   apporto  alla  costruzione  dei  processi
innovativi.

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2. Classe islamica si' o no?/1. Un dibattito tra Magris ed Eco

E' ammissibile la costituzione di una classe formata esclusivamente da
allievi di fede islamica? Alla fine Letizia Moratti ha tagliato corto:
non si puo' per ragioni di rispetto della Costituzione. Con  un  colpo
solo ha azzerato un lungo lavoro di preparazione  degli  esperti,  una
pluralita'    di    decisioni   di  organi  collegiali  autonomi,  la
collaborazione con l'Universita'  Cattolica  ed  il  Cisem  di  Milano
diretto   dal  prof.  Bertagna.  Pero'  la  vicenda  dell'ex  istituto
magistrale Agnesi di  Milano  ha  offerto  lo  spunto  per  rilanciare
finalmente un  dibattito  di  grande  livello  su  una  questione  che
interessa non  solo  la  scuola,  ma  la  societa'  italiana,  le  sue
istituzioni,  e  che  se  non  gestita  bene  puo'  compromettere  una
funzionale convivenza tra le etnie che vivono nel nostro Paese.
Parliamo,    in   particolare,  degli  interventi  di  Claudio  Magris
("Corriere della Sera" dello  scorso  12  luglio)  e  di  Umberto  Eco
("Repubblica"    del   13  luglio),  ma  anche  di  quelli  di  altri
intellettuali ed editorialisti, come Galli della Loggia, che  si  sono
espressi    sul    problema.    Al    di   la'   della   soluzione
giuridico-amministrativa    adottata   dal   Ministro,  speriamo  che
l'argomento resti sulle prime pagine dei giornali italiani  (in  altri
Paesi lo e' da anni), e soprattutto che il dibattito approfondisca  la
questione di fondo: come far rispettare il diritto/dovere allo  studio
fino a 18 anni, previsto  dalle  leggi  italiane  (n.  140/1999  e  n.
53/2003), a tutti i  giovani  che  risiedono  stabilmente  sul  nostro
territorio, compresi quelli che hanno alle spalle famiglie di  stretta
osservanza islamica.
Il caso di Milano aveva certamente il limite, sottolineato da  Magris,
di isolare gli allievi, di  separare  le  etnie,  ma  aveva  anche  il
pregio,  come  ha  osservato  Eco,  di  porsi  come  una  "ragionevole
negoziazione", che in fin dei conti consentiva  a  quegli  allievi  di
studiare   in  una  scuola  italiana,  con  professori  italiani,  con
programmi e libri di testo italiani, circondati da altri ragazzi della
loro eta'. E se l'alternativa, per quei 20 ragazzi,  fosse  quella  di
non frequentare alcuna scuola, o di frequentarne una integralmente  (e
integralisticamente) islamica, magari con professori e libri di  testo
islamici, e lezioni tenute nella loro lingua originaria?
Se   non  sapremo  promuovere  alternative  diverse,  le  varie  etnie
finiranno per orientarsi proprio su soluzioni del genere.

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3. Riforma, la Conferenza unificata reclama il piano finanziario

Il ministro Moratti vorrebbe formalizzare, forse gia' nella seduta del
29    luglio,   il  parere  della  Conferenza  unificata  sui  decreti
legislativi relativi al diritto dovere e all'alternanza scuola-lavoro.
Come accogliera' la Conferenza unificata  i  decreti?  Alcuni  segnali
farebbero pensare che a differenza  dell'altro  decreto  attuativo  n.
59/2004, approvato celermente, ci potrebbe essere  un  cambiamento  di
rotta.
La questione che crea perplessita' e' il perdurante  silenzio  che  e'
calato sul piano programmatico finanziario, di cui si  e'  persa  ogni
traccia.
Uno schema di tale piano fu approvato in via preliminare nella  seduta
del Consiglio dei  ministri  del  12  settembre  2003,  unitamente  al
decreto legislativo relativo alla scuola  dell'infanzia  e  del  primo
ciclo.
Lo schema di piano finanziario fu inserito all'ordine del giorno della
Conferenza assieme al decreto sul primo ciclo,  ma  poi  il  punto  fu
ritirato  alla  luce  delle  osservazioni  di  regioni  e  comuni  che
lamentavano la genericita' degli elementi forniti  in  relazione  alla
precisa individuazione delle risorse stanziate per i  vari  interventi
attuativi.
Il documento e' rimasto privo dell'intesa con  le  Regioni  e  di  una
reale copertura economica, tanto che ha trovato  nel  2004  un  esiguo
finanziamento (90 milioni di euro), peraltro non  ancora  ripartito  e
impegnato.
Senza che si sia proceduto all'approvazione del piano  finanziario  si
sono messi in campo diversi decreti  attuativi:  la  costituzione  del
servizio   nazionale  di  valutazione  del  sistema  di  istruzione  e
formazione,    il   diritto-dovere   all'istruzione  e  formazione  e
l'alternanza scuola lavoro.
Secondo le  senatrici  Soliani  (Margherita)  ed  Acciarini  (DS),  le
risorse indicate negli schemi dei decreti attuativi sono fondi  tratti
da capitoli  di  spesa  istituiti  per  altre  finalita'  del  sistema
scolastico e percio' utilizzati in modo difforme per misure funzionali
all'attuazione della riforma dei cicli di cui alla legge  n.  53/2004.
Le senatrici lo hanno sostenuto al Senato in sede di  espressione  del
parere sullo schema di  direttiva  per  la  ripartizione  delle  somme
previste dalla legge  440/1997  per  l'arricchimento  e  l'ampliamento
dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi.

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4. Graduatorie permanenti, e' allarme

Sulle graduatorie si cammina verso un  futuro  incerto  nonostante  il
moltiplicarsi di interventi  amministrativi  e  legislativi  che,  non
collocati    nel   quadro  di  una  strategia  politico-amministrativa
governata, concorrono ad accrescere il tasso  di  disorientamento,  di
rabbia ed ansia dei docenti.
La scorsa settimana il Senato ha ulteriormente modificato i criteri di
valutazione dei titoli di servizio dei docenti precari ed ha differito
al 20 agosto 2004 il termine ultimo per l'immissione in ruolo delle 15
mila unita' di personale docente ed Ata. Le modifiche  introdotte  dal
Senato possono essere operative solo dopo l'approvazione della  Camera
prevista per il 20 luglio.
Le modifiche riequilibrano alcune situazioni fortemente contestate dai
docenti interessati e dai sindacati ma  determinano  il  prolungamento
dei tempi di valutazione dei titoli, rimettono in  discussione  quelle
gia' effettuate, esigono una nuova determinazione delle graduatorie.
Sale, intanto, la protesta del personale amministrativo dei  CSA  alle
prese con le mutate interpretazioni  delle  nuove  regole,  pronto  ad
incrociare le braccia anche perche' aspetta ancora l'assegnazione  del
fondo unico di amministrazione riferito all'anno 2003.
A giudicare dal numero degli adempimenti il  rispetto  dei  tempi  non
sembrerebbe possibile. La sequenza  delle  cose  da  fare  e'  da  far
tremare le vene: l'amministrazione dovrebbe  provvedere  entro  il  20
agosto alla definizione delle graduatorie  e  alle  nomine  in  ruolo.
Entro i successivi 10 giorni dovrebbe  effettuare  sempre  sulla  base
delle graduatorie  permanenti  le  decine  di  migliaia  di  supplenze
annuali e sino al termine delle  attivita'  didattiche.  Trascorso  il
mese di agosto, le nomine a tempo  determinato  vengono  disposte  non
piu' dai dirigenti degli uffici scolastici periferici ma dai dirigenti
scolastici.
Intanto i sindacati della scuola hanno chiesto formalmente qualcosa di
piu', ovvero un provvedimento d'urgenza  per  assicurare  comunque  il
pieno effetto giuridico ed economico delle nomine  in  ruolo  tardive.
Che e' come dire di non ritenere utile il termine del 20 agosto.


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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.64/160:


Classe islamica si' o no?/2. Le alternative in campo

Il confronto di idee sulla classe islamica dell'Agnesi  di  Milano  ha
messo in luce le alternative in campo, almeno quattro  (.)  (si  parla
di:    CISEM,    pseudoscuole    islamiche.    Per    leggerlo:
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La Conferenza unificata cambia il "senso" di marcia?

La forte tensione che si e' venuta a creare tra  regioni,  province  e
comuni e Governo a causa del recente decreto taglia spese  ha  indotto
l'Anci a (.) (si parla di: fonti di  finanziamento  valutazione  della
qualita', DPEF. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )


Il Consiglio nazionale si esprime sulle Indicazioni

Il massimo organo consultivo del ministro  Moratti,  il  CNPI,  si  e'
espresso nei giorni scorsi sulle "Indicazioni  nazionali".  E  non  e'
stato tenero, a cominciare dal metodo da seguire  (.)  (si  parla  di:
richieste di modifica, scuola dell'infanzia, portfolio. Per  leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )


Graduatorie operative da novembre?

L'intento del provvedimento legislativo in corso di emanazione finira'
per creare ulteriori complicazioni sul piano  dell'operativita'  degli
uffici scolastici (.) (si parla di: incarichi annuali,  copertura  dei
posti,  richieste  di  modifica  vecchie  graduatorie.  Per  leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )


Rilancio della formazione tecnica superiore

Il 15 luglio il  ministro  Moratti  ha  insediato  il  nuovo  Comitato
nazionale   IFTS  (Istruzione  e  Formazione  Tecnica  Superiore).  Il
Comitato dovra' (.) (si parla di: standard  a  livello  nazionale,  la
Corte    dei    Conti,    copertura   dei   posti.   Per  leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )


Tagli finti di organico e aumenti veri di stipendio

Molti certamente non sanno che i tagli di organico del personale della
scuola  servono  in  buona  misura  per  finanziare  i  contratti  del
personale scolastico. I sindacati non sono d'accordo e quando (.)  (si
parla di: Corte dei Conti, Ata standard a livello nazionale, la  Corte
dei    Conti,    copertura    dei    posti.    Per    leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )


E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:


- rilevazioni dati esami di Stato
- rilevazione "Lo stigma e il pregiudizio"
- posti per Esperti nazionali distaccati
- Master II livello per iscritti INPDAP
- comunicazione numero classi funzionanti


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