PUBBLICATO IL REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI: TUTTE LE NOVITA'
Data: Venerd́, 21 agosto 2009 ore 09:01:14 CEST
Argomento: Comunicati


DPR n. 122/2009
Pubblicato il regolamento sulla valutazione degli alunni


Il quarto regolamento Gelmini, di coordinamento delle norme in materia di valutazione degli alunni, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (dpr 22 giugno 2009, n. 122).

A differenza degli altri regolamenti pubblicati, questo sulla valutazione ha già trovato applicazione in buona parte nel corso di questo anno scolastico appena terminato, in termini di valutazione espressa con voto in decimi anche nelle scuole del primo ciclo, di voto del comportamento nelle scuole secondarie di I e II grado, con possibili effetti, se negativo, di non ammissione all'esame o alla classe successiva.

L'applicazione completa del regolamento dal prossimo anno scolastico determinerà, comunque, alcuni effetti nuovi che non avevano avuto attuazione prima.

Il primo comma dell'art. 6, relativamente alla valutazione degli studenti delle superiori, prevede che per l'ammissione all'esame di Stato, esattamente come già previsto e applicato quest'anno per l'esame di licenza, sia necessario conseguire la sufficienza in ciascuna disciplina, oltre, s'intende, anche nel comportamento.

Quest'anno, in attesa dell'entrata in vigore di questa drastica disposizione che non mancherà di provocare reazioni tra gli studenti, si è data applicazione, per la prima volta, alla disposizione meno severa, voluta dall'allora ministro Fioroni, che per l'ammissione all'esame di Stato fosse necessaria la media del sei.   

Lo stesso articolo 6, al comma 3, conferma, inoltre, la disposizione, recentemente censurata dal Tar del Lazio, che riconosce pieno titolo ai docenti di religione cattolica di concorrere ala determinazione dei crediti scolastici.

La natura regolamentare di questa disposizione, oltre a comportare il riconoscimento del diritto alla pari dei docenti di RC, dovrebbe consentire che essa sia sottratta alla possibile censura del Tar, in quanto non trattasi di materia amministrativa.

L'immediata entrata in vigore del Regolamento potrebbe, addirittura, rendere inutile il ricorso al Consiglio di Stato del ministro Gelmini contro la sentenza n. 7076 del Tar Lazio.

Un'altra novità è contenuta nel comma 6 dell'art. 3 relativo agli esami di licenza al termine del primo ciclo. Per la determinazione del voto finale di esame - che già da quest'anno è stato espresso con voto in decimi anziché con giudizio (ottimo, distinto, ecc.) - viene calcolata la media aritmetica dei voti conseguiti in tutte le prove d'esame, scritte e orali, e nel giudizio di ammissione.

 

Il Regolamento sulla valutazione azzera la sentenza del Tar?


Nel giorno stesso della pubblicazione della sentenza del Tar Lazio sul "non pieno titolo" dei docenti di religione cattolica a concorrere alla determinazione dei crediti scolastici, Tuttoscuola aveva fatto notare che il Regolamento sulla valutazione - allora ancora in attesa di pubblicazione - avrebbe potuto azzerare tutto, visto che il testo ufficioso conteneva la disposizione bocciata. E, dato che il regolamento è norma legislativa, se confermato, avrebbe reso nulla la sentenza.

Il regolamento, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, contiene all'art. 6, comma 3, la disposizione che riconosce al docente di religione, come agl altri componenti del consiglio di classe, il potere di concorrere alla determinazione dei crediti. Lo abbiamo nuovamente messo in evidenza nel dare notizia ieri sera dell'avvenuta pubblicazione del dpr 122/2009, facendo osservare che quello che era stato buttato dalla finestra (sentenza Tar) rientra ora dalla porta (regolamento valutazione).

Agenze e quotidinani on line confermano l'ipotesi che la nuova norma regolamentare determini l'azzeramento della sentenza, anche se occorrerà che il Miur confermi formalmente l'interpretazione.

Il testo che azzererebbe la sentenza è quello varato il 10 marzo scorso, in periodi non sospetti, quando la sentenza del Tar era ben lontana dall'essere preparata.

Se, dunque, il regolamento azzera del tutto la sentenza, potrebbe non essere nemmeno necessario il ricorso al Consiglio di Stato annunciato dallo stesso ministro Gelmini.

A giorni questa coda del tormentone religioso dell'estate dovrà concludersi con un opportuno chiarimento che eviti, ai primi di settembre, quando vi saranno gli scrutini sospesi degli studenti delle superiori, di lasciare migliaia di consigli di classe nella incertezza per l'attribuzione del credito scolastico.

 

tuttoscuola.com

Valutazione/1. Norme più restrittive


Il nuovo Regolamento sulla valutazione degli alunni, entrato in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (DPR numero 122/2009), non si limita a confermare i cambiamenti introdotti nel corso dell'anno scolastico 2008-2009 (i voti numerici nel primo ciclo e il voto di condotta) ma procede sulla strada della maggiore severità, almeno per quanto riguarda l'ammissione agli esami di maturità e l'attribuzione del voto finale nell'esame di licenza media.

Per quanto riguarda la maturità occorrerà avere almeno 6 in ogni disciplina per essere ammessi. Così un voto alto in condotta o in educazione fisica non servirà a bilanciare i voti inferiori al 6 in altre materie. E' prevedibile che il numero dei non ammessi, già  cresciuto del 25% per la maturità 2009, aumenti ulteriormente: quest'anno bastava la media del 6 per l'ammissione, il prossimo anno il 6 dovrà essere raggiunto in tutte le discipline, senza compensazioni. Sarebbe interessante sapere, se il Ministero o l'Invalsi dispongono dei relativi dati, quanti candidati sono stati ammessi quest'anno con insufficienze "bilanciate" da altri voti.

Quanto al voto finale dell'esame di licenza, il nuovo Regolamento stabilisce che esso sia assegnato facendo la media aritmetica di altri 7 o 8 voti: quello di ammissione, i 3 o 4 delle singole prove scritte, i 2 delle prove Invalsi di italiano e matematica, e quello del colloquio. Avere il 10 (e l'eventuale lode, altra novità) sarà sicuramente più difficile.

Valutazione/2. Quando con la media dell’otto si finiva sui giornali


La ricerca di una maggiore severità nella valutazione delle prestazioni e del comportamento degli alunni non può far dimenticare il fatto che fino alla metà degli anni novanta dello scorso secolo gli insegnanti italiani delle scuole secondarie superiori non usavano quasi mai l'intera gamma dei voti decimali: era difficile, sia per le prove scritte che per quelle orali, scendere sotto il 4 (qualche volta 3), e salire oltre l'8: i 9 e i 10 erano rari.

Diverso era il caso del voto di maturità, assegnato in sessantesimi dopo la riforma del 1969: si vide subito che non c'era affatto corrispondenza tra il voto di 60/60, attribuito da subito con una certa facilità - aumentata nel tempo - e una pagella di tutti 10 data prima della riforma. Prima del 1969 con una pagella di tutti 10, ma anche con la media del 9 e qualche volta dell'8, non era difficile vedere il nome dei neodiplomati e delle loro scuole pubblicati sui quotidiani.

Il punto di svolta, in direzione dell'uso dell'intera gamma dei voti decimali, e soprattutto dei più alti, si ebbe nella seconda metà degli anni novanta, per impulso dell'allora ministro Luigi Berlinguer, che invitò gli insegnanti ad essere più generosi, e più impegnati sul fronte non della valutazione selettiva degli allievi, ma su quello della valutazione formativa e del "successo" di tutti gli studenti, "non uno di meno", come poi ebbe modo di dire il suo consigliere, e successore, Tullio De Mauro.

Ci sembra difficile, malgrado l'impegno dell'attuale ministro per una scuola più rispettata, anche nella sua funzione valutativa, che si possa tornare a "prima del ‘68".

tuttoscuola.com
venerdì 21 agosto 2009

 







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