TAOARTE TEATRO: OGGI 20 AGOSTO ''PERTHUS'' DI JEAN MARIE BESSET
Data: Mercoledì, 19 agosto 2009 ore 10:02:28 CEST
Argomento: Comunicati


20 agosto, 21.30
Cortile Palazzo Duchi Santo Stefano
Perthus
di Jean-Marie Besset
con Massimo De Rossi, Annibale Pavone,
Francesco Borchi, Matteo Romoli
Musiche Dino Scuderi
Regia Giampiero Cicciò
Prima Nazionale

COMUNICATO STAMPA

Per la sezione teatro di Taormina Arte, Nuovi Linguaggi, diretta da Simona Celi, oggi (20 agosto), alle 21.30,  nel Cortile Palazzo Duchi di Santo Stefano una
prima nazionale Perthus di Jean Marie Besset per la regia di Giampiero
Cicciò, musiche di Dino Scuderi, con Massimo De Rossi, Annibale Pavone,
Francesco Borchi e Matteo Romoli.
“Con “Perthus” – dice Cicciò- Besset fotografa un momento delicato della vita: l'adolescenza. Attraverso i personaggi di Paul e Jean-Louis. Oppressi dalle loro madri, Marianne e Irene, al tempo stesso autoritarie e vulnerabili, che cercano di plasmarli e di pianificare il loro futuro. “
Besset racconta l'assenza dei loro padri, invisibili nella pièce, sempre alle prese con ambizioni e carriere, impegnati altrove ad accumulare denaro. E dunque alle madri, sempre presenti e incombenti, spetta il compito di imporre ai loro ragazzi l'integrazione in una collettività dove l'uniformità è la regola principale per non restare esclusi e per non rischiare l'emarginazione. Ma è tempo perso: adeguarsi al mondo, rifiutando la parte più vera di noi stessi, significa andare incontro ad un'esistenza misera e fasulla.    
La storia si svolge in una piccola città nel sud della Francia, poco lontano dal passo del Perthus che permette di attraversare i Pirenei e raggiungere la Spagna, Paul, un liceale appassionato di letteratura e di teatro, incontra Jean-Louis, giovane ammaliante e misterioso, alunno dell’ultimo anno. Molto rapidamente, tra loro nasce una forte amicizia fatta di grande complicità ed esclusività.
Mentre Paul si scopre innamorato di Jean-Louis, con tutta l’irruenza della sua età adolescenziale, le rispettive madri, Irene e Marianne, fanno conoscenza: ciascuna trova nell’altra lo specchio della propria esistenza. Diventano amiche, confidenti. Le unisce soprattutto la loro infelicità di mogli.
Decise a costruire un futuro prestigioso per i loro “figli prodigio”, ambiziose e determinate, non lasceranno che la passione tra i due ragazzi, faccia deragliare la carriera e la vita a cui esse li hanno destinati.






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