CONCORSO DS SICILIA: PERCHE' I POSTI AI PRESIDI INCARICATI E NON AI VINCITORI?
Data: Mercoledì, 19 agosto 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Al Ministro dell’Istruzione
Mariastella Gelmini
e p.c. Al Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi
Al Presidente della Regione Sicilia
Raffaele Lombardo
All’Assessore Regionale Istruzione
Lino Leanza

C’era una volta l’articolo 97 della Costituzione …
“Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”.

SIGNOR MINISTRO,
a questo principio costituzionale abbiamo creduto, e continuiamo a credere (poveri illusi!) noi 50 docenti della Sicilia inclusi nella graduatoria di merito del CONCORSO ORDINARIO A DIRIGENTE SCOLASTICO 2004. Tutti sanno la nostra storia ma purtroppo Lei, Signor Ministro, sembra sconoscerla. È una storia iniziata 5 anni fa:
- 2004: apprendiamo con soddisfazione che il MIUR (Governo Berlusconi), dopo circa 15 anni di attesa ha finalmente bandito un Concorso Ordinario a Dirigente scolastico. Avanziamo istanza di partecipazione perché ci sentiamo pronti a metterci in gioco, ad affrontare la selezione che ci consentirà di mettere alla prova l’impegno, la professionalità, la sensibilità che per tanti anni abbiamo dedicato alle nostre scuole, ai nostri allievi, alla nostra terra.
- 2005: un anno di studio intenso e di preparazione unito agli impegni professionali, familiari, civili, per affrontare un esame innovativo, mai sperimentato, non facilmente prevedibile nella sua impostazione.
- 2006: è l’anno delle prove. Due esami scritti (un saggio ed un progetto), due esami orali (un colloquio di gruppo e un colloquio individuale). Infine un impegnativo corso di formazione.
- 2007: finalmente il tanto atteso momento della immissione in ruolo, dopo tanti sacrifici e tanta incrollabile convinzione. Gioiamo (o forse è anche una colpa essere felici per un risultato meritato?) per qualche ora: cominciano a verificarsi nei nostri confronti stranezze, anomalie, si potrebbe dire interventi di autentica magia. Apprendiamo, infatti, dal sito dell’USR la notizia che risultano in Sicilia posti sufficienti per tutti gli idonei inseriti in graduatoria ma subito dopo la notizia viene cancellata. Scopriamo che dobbiamo abituarci a confrontarci con un’altra realtà, la realtà di chi sceglie le vie più brevi, più semplici, più sbrigative. Le vie dei furbi. Le vie facili del non-confronto e della non-valutazione. Scopriamo che l’Amministrazione e i Sindacati hanno una esclusiva preoccupazione: i presidi incaricati. Buona parte di questi posti – scopriamo – sono nuovamente (dopo i primi 1700 circa) accantonati per chi ha avuto il privilegio di ricoprire (anche se per pochi mesi) un incarico di dirigenza e ha goduto dell’ulteriore privilegio di accedere ad una procedura di arruolamento riservata, avviata nel giro di 4 anni per ben due volte (2002 e 2006).
È a conoscenza, Signor Ministro, che a questi super privilegiati sono stati prima accantonati (dunque preclusi al concorso ordinario) e assegnati in soli 4 anni (2004-2007) circa 3500 posti?
- 2008: con la pazienza e l’equilibrio che ci hanno accompagnati in questi anni crediamo sia arrivato il nostro momento. I posti nella regione Sicilia sarebbero sufficienti per tutti noi, ma ancora una volta restiamo esclusi perché essi vengono assegnati agli “intoccabili” presidi incaricati. Infatti le sedi vacanti che dovevano essere assegnate tramite l’intersettorialità sancita dall’art. 24 quinquies della legge 31/2008 c.d. “milleproroghe” vengono, con palese disprezzo della legge, attribuite agli inclusi nella graduatoria del secondo concorso riservato. Dobbiamo ancora avere pazienza.
- 2009: I cinquanta pazienti docenti, inseriti nella graduatoria di merito del Concorso Ordinario per Dirigenti scolastici, oggi 7 agosto 2009, sono ancora qui a sperare, ad illudersi. Ma la pazienza, purtroppo, è finita. Ci sono rimasti amarezza e sfiducia. La Sicilia (una delle poche regioni in Italia) è stata gravemente penalizzata dal dimensionamento scolastico. Nonostante questo si rende vacante e disponibile un sufficiente contingente di posti per le immissioni in ruolo.
Ma le ingiustizie per noi non finiscono mai: il Ministero della Pubblica Istruzione indica un nuovo ordine di arruolamento e chissà di chi è la precedenza? Guarda caso di coloro che hanno utilizzato scorciatoie materiali e morali. La precedenza nelle immissioni non rispetta più l’ordine di indizione dei concorsi, come sancito dalla normativa (legge 296/06 c.605) ma sulla base di una illegittima nota Ministeriale risulta assurdamente essere la seguente:
1) candidati senza il possesso del requisito (!) di almeno un anno di incarico di presidenza che hanno partecipato alla procedura riservata del 2002
2) candidati che hanno partecipato alla procedura riservata del 2006 (compresi i non aventi alcun titolo a parteciparvi).
Si è resa conto, Signor Ministro, della gravità dell’atto emanato dal Suo Direttore Generale?
Come ha potuto permettere questo nuovo abuso nei nostri confronti e ribadire nello stesso tempo, in ogni Suo intervento, la difesa dello Stato di Diritto e la tutela incondizionata del merito?
E agli aspiranti dirigenti del concorso ordinario del 2004 sa cosa resta, Signor Ministro?
Le facciamo sapere anche questo, dal momento che Lei ci ignora o ignora la nostra situazione. Restano l’illusione e la colpa
- di avere creduto nella Costituzione;
- di avere creduto nella Legge e, in particolare, nelle leggi che anche Lei ben conosce. La legge 296/06, c.605 “le nomine, fermo restando il regime autorizzatorio in materia di assunzione ... sono conferite secondo l’ORDINE DI INDIZIONE delle medesime procedure concorsuali” e la legge 31/2008 “le graduatorie dei suddetti concorsi sono trasformate in graduatorie ad esaurimento”;
- di avere creduto nell’importanza del merito ampiamente provato e non semplicisticamente accertato con “esamini” orali e/o scritti;
- di avere arricchito con le proprie risorse intellettuali e professionali la Sicilia e di avere creduto di poterlo ancora fare, con le prerogative proprie del Dirigente Scolastico, in vista del cambiamento.
A questi “colpevoli” Ordinaristi cosa resta invece da fare?
Resta la magra consolazione di accettare di subire la “deportazione” nelle scuole del Nord Italia, in una regione non prevista dal singolo candidato e probabilmente in un settore formativo diverso dal proprio. A ciò si aggiunge la certezza, come diffuso recentemente dagli organi di informazione in quanto votato da diverse istituzioni locali (Consigli Provinciali e Comunali), di dover subire l’aggravante della non accettazione e del pregiudizio.
Oppure resta la rassegnazione di continuare a vivere ed insegnare in questa terra, sempre più trasformata nella Cenerentola d’Italia o nell’avamposto dell’Africa, dove i decisori politici e i responsabili dell’amministrazione (centrali e regionali) preferiscono non assegnare i numerosi posti ancora esistenti e decretare il trasferimento in contesti territoriali diversi dal proprio di chi ha famiglia, di chi ha raggiunto gli equilibri di un’età matura, di chi ha ancora voglia di lavorare per un ambiente che conosce bene sotto l’aspetto umano e culturale.
Signor Ministro, perché Lei, il Presidente Berlusconi e gli altri esponenti del Governo avete fondato il vostro impegno civile e istituzionale sul rilancio del Sud, sulla valorizzazione delle risorse umane e professionali locali (si discute tanto riguardo alla fuga di cervelli), sulla tutela della legalità e poi permettete tutto questo?
Perché consente che nei suoi stessi uffici, tra gli stessi funzionari del Ministero si pratichi a danno nostro la via del sotterfugio, della prevaricazione, del raggiro, anche a costo di alimentare il contenzioso per l’Amministrazione?
Perché sta consentendo che, VOLUTAMENTE, in Sicilia si verifichi questo grave errore?
Perché Lei che parla di graduatorie regionali permette lo scempio delle nostre vite e delle nostre famiglie orientandoci a scelte forzate poiché i posti sono stati autorizzati dove non servono mentre in Sicilia numerose sedi di dirigenza prima disponibili (come è stato più volte reso noto dagli Organi preposti) si sono ora improvvisamente eclissate? Dobbiamo sospettare che siano state accantonate per gli “amici degli amici”?
Perché Lei, Signor Ministro, resta indifferente alla perpetuazione di questo sistema dei favoritismi e dei canali riservati a chi ha già dato prova di incompetenza e di inadeguatezza (leggasi candidati bocciati o docenti che non hanno voluto misurarsi con un concorso ordinario)?
Come cavie siamo stati trattati fin dall’inizio per una procedura concorsuale nuova e diversa, cavie restiamo, Signor Ministro, della sua indifferenza e di chi la consiglia.
Noi Idonei del Concorso Ordinario denunciamo le irregolarità e le anomalie di cui siamo vittime e chiediamo, in particolare, a Lei, Signor Ministro, un repentino intervento perché si ponga fine a questo incubo che viviamo da 5 anni della nostra vita.
Chiediamo dunque:
- l’immissione in ruolo di noi idonei del Concorso Ordinario sui posti che sono effettivamente vacanti e disponibili nella nostra regione, che non sono solo 46 (esattamente tanti quanti sono i candidati delle procedure riservate). La invitiamo pertanto a procedere ad una immediata e trasparente ricognizione dei posti effettivamente disponibili tra cui certamente ci sono le sedi che stanno per liberarsi sia per l’assegnazione dei distacchi per l’autonomia che con l’applicazione del decreto anticrisi che prevede il pensionamento coatto;
- la nomina sui posti vacanti e disponibili per gli incarichi di dirigenza in Sicilia ai rimanenti idonei della graduatoria, in quanto personale formato e qualificato, ponendo fine all’insolito e anomalo meccanismo della riconferma che viola la legge. È palese l’indicazione legislativa dell’art. 29 del D. L.vo 165/01, e dell’art. 22 della legge 448/01, in base ai quali, una volta espletati i concorsi (ordinario e riservato), la dirigenza è affidata ad aspiranti compresi nelle graduatorie di merito.

Profondamente umiliati e offesi, eppure ancora animati dalla fede nella Costituzione e dalla fiducia nel Suo impegno al servizio dei cittadini dell’intero Paese.

Distintamente
Gli Idonei del Concorso Ordinario 2004 a Dirigente Scolastico









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