Bhuvan, la Terra vista da vicino è il Google Earth di Bangalore
Data: Martedì, 18 agosto 2009 ore 11:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Da questa  settimana Google Earth, il popolare programma che consente di "sorvolare" la Terra utilizzando immagini satellitari, ha un nuovo rivale: si chiama Bhuvan, che in sanscrito vuol dire "Terra", ed è nato a Bangalore, ovvero la Silicon Valley del subcontinente indiano. A lanciarlo è stata l'Organizzazione indiana per le ricerche spaziali (Isro) che, dopo avere battuto a novembre Cina e Giappone piazzando l'India al quarto posto tra i Paesi che possono vantare una missione lunare, quest'anno si è prefissa un obiettivo più a "portata di mouse". L'Isro rivendica di avere realizzato un software essere più "versatile", più "viewer-friendly" e soprattutto più "preciso" rispetto al suo avversario americano. Vanta una risoluzione sino a 2,5 metri contro i 15 dell'azienda di Mountain View e promette inoltre aggiornamenti annuali di contro alle "informazioni datate" fornite da Google Earth che risalgono oramai a quattro anni fa.

La versione beta è online all'indirizzo bhuvan.nrsc.gov.in già da mercoledì, probabilmente non a caso 90° anniversario della nascita del padre del programma spaziale indiano Vikram Sarabhai, ma i tentativi di Repubblica.it di provare il software sono falliti. Pare che l'eccessivo numero di utenti che ha tentato d'accedere al sito in questi giorni abbia sovraccaricato il server e ad accogliere i visitatori appare il messaggio "Il sito è pesantemente sovraccaricato dagli utenti. Per favore abbiate pazienza con noi per il ritardo".


Stando alle promesse dell'Isro,grazie a Bhuvan ogni utente registrato potrà - come già su Google Earth- sorvolare la Terra dallo spazio sino alla sua destinazione di preferenza e ruotare le immagini o zoomarle sino a vedere chiaramente dettagli minuti come quelli di un'automobile che sfreccia su una strada. Le immagini ad altissima risoluzione (almeno di 6 metri perquasi tutta la superficie terrestre, di 55 metri laddove più bassa)catturate dai sette satelliti indiani sarebbero però visibili anche in 3D e soprattutto accessibili anche agli utenti dotati solo di una connessione a poca banda, come la maggior parte della popolazione del subcontinente.

L'Isro promette inoltre di aggiornarle ogni anno anche per stare al passo con l'esplosione urbana indiana,mentre quelle di Google Earth restano datate al 2005.
Bhuvan metterebbe inoltre a disposizione, almeno per il territorio indiano, informazioni dettagliate sullo sviluppo urbano e rurale del Paese - dall'ubicazione dei terreni incolti e delle potenziali fonti idriche alla composizione del suolo e ai confini amministrativi tra tutti gli stati e i distretti - nonché strumenti per misurare distanze orizzontali, verticali e aeree e visualizzare informazioni meteorologiche e tematiche. Si presenta insomma come uno sguardo virtuale in grado di catturare qualsiasi particolare terrestre,fatta eccezione per i siti militari e nucleari indiani oscurati dopo che l'anno scorso Google earth fu accusata di avere involontariamente aiutato gli attentatori terroristici di Mumbai del 26 novembre.

"Non è un semplice browser, ma un meccanismo anche a beneficio della programmazione inerente allo sviluppo" garantisce G. Madhavan Nair, il presidente della Isro, che -nel tentativo di rilanciare l'Organizzazione dopo le critiche sul raddoppio dei fondi a sua disposizione in un Paese dove 700 milioni di persone vivono sotto la soglia minima di povertà - ha anche annunciato una missione spaziale su Marte entro sei anni.

Mamentre i portali d'informazione indiani pubblicano recensioni entusiaste e conferiscono già all'Isro dopo la palma delle esplorazioni spaziali quella delle esplorazioni terrestri tramite il web, giudizi più cauti giungono dai siti occidentali che ricordano Géoportal: partedi un progetto d'investimenti da 2 miliardi di euro, fu lanciato nel 2006 dall'allora presidente francese Jacques Chirac per difendere l'Europa contro "il dominio anglo-americano della rete", ma fu subito definito dai blogger "un'altra stupida baggianata per menti intorpidite". Non si è ancora arrivato a tanto per Bhuvan, ma il precedente francese invita comunque a essere prudenti.

ROSALBA CASTELLETTI







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