TRA PALMIZI, SFINGI E GRANDE MUSICA TRIONFALE SUCCESSO PER ''AIDA'' A TAORMINA
Data: Giovedì, 13 agosto 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


TRA PALMIZI, SFINGI E GRANDE MUSICA TRIONFALE SUCCESSO PER "AIDA" A TAORMINA

 
In genere è il cavallo di battaglia della stagione lirica all’Arena di Verona. E ce ne ricordiamo qualche edizione con, sulla scena, elefanti e cavalli. Ma anche nell’incantevole scenario del teatro greco-romano di Taormina lo spettacolo ha avuto il suo fascino. Grande successo, infatti, nell’ambito della ricca programmazione di Taormina Arte 2009, per l’Aida di Verdi nelle serate del 7, 9 e 11 agosto, con scene e regia di Enrico Castiglione, con Isabelle Kabatu, Salvatore Licitra, Juan Pons e Sergio Fontana e costumi di Sonia Cammarata, insieme  all’Orchestra Nazionale dei Conservatori di Musica, composta da  giovanissimi,  e il Coro Lirico Francesco Cilea sapientemente diretti da Fabio Mastrangelo. Tra palmizi e sfingi virtuali  nonchè costumi regali, lo spettacolo ha garantito momenti di sincera commozione e sincero stupore, dominato dalle scenografie al computer ideate dal direttore artistico Enrico Castiglione. La musica di Verdi (incantevole il terzo atto) e le grandi doti vocali dei cantanti hanno fatto il resto. Il tenore siciliano Salvatore Licitra, nel difficile ruolo di Radames, ci ha regalato, in avvio d’opera, una “Celeste Aida” commovente e tormentata; Amneris, interpretata dalla ieratica Rossana Rinaldi, mezzosoprano, ha fatto da contraltare perfetto al bravissimo soprano Isabelle Kabatu nel ruolo principale, la principessa etiope Aida, schiava e innamorata di Radames, dalla gestualità molto intensa. Impeccabile anche Juan Pons, unanimemente considerato dalla critica uno dei più grandi baritoni del nostro tempo, che ha interpretato il ruolo del padre di Aida, il re etiope Amonasro, possente e efficace come non mai.
Non a caso, dunque, ci giunge una buona notizia: l'Aida,  dopo i 10mila spettatori dei giorni scorsi, sara' allestita anche nel 2010. Si pensa infatti di farla diventare spettacolo stabile della stagione lirica estiva di Taormina Arte e di rappresentarla in altri siti archeologici siciliani come la Valle dei Templi di Agrigento.
Insomma un grande successo a Taormina,  con il pubblico delle grandi occasioni. Peccato per qualche piccola stonatura dei fiati, dovuta forse a un pizzico di inesperienza dei giovani musicisti. Ma davvero possiamo perdonargliela perché un’Aida così fantasmagorica e anticamente avveniristica non l’avevamo mai vista.

Silvana La Porta






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