I genitori navigano troppe ore sul web, adolescenti in protesta
Data: Luned́, 10 agosto 2009 ore 09:53:27 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Per un adolescente su quattro, i genitori navigano troppo tempo sul web e si sentono trascurati. Proprio così: non sono solo mamma e papà a lamentarsi, ma anche i figli. È quanto emerge da un sondaggio compiuto tra 500 soggetti in età evolutiva anagraficamente compresi fra i 14 e i 17 anni, che hanno risposto ad un questionario somministrato loro dall’Osservatorio sui Diritti dei Minori allo scopo di analizzare la qualità del rapporto tra genitori e figli nel tempo libero.

Per il 67% degli intervistati, i propri genitori navigano mediamente 4 ore al giorno durante la loro permanenza fra le mura domestiche. Il 56%ha individuato nei padri l’eccesso di fruizione, il 19% nelle madri, il25% in entrambi. Il 48% degli adolescenti ha posto in evidenza che i genitori sono dotati di personal computer diverso da quello fruito dal resto dei componenti del nucleo familiare. Il 36% disconosce i contenuti web esplorati dai genitori, il 33% individua nei social network - facebook, skype ed altri - la fonte della passionei nternettiana genitoriale, il 16% nutre il dubbio che sia il gusto del proibito ad incentivare la fruizione, il 15% i videogiochi online. Il 51% ha dichiarato che i genitori navigano su Internet in luoghi della casa resi inaccessibili al resto dei familiari.

«In tutti questi anni - spiega il sociologo Antonio Marziale,presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia - ci siamo occupati prioritariamente del rapporto tra mezzi di comunicazione di massa e adolescenti, ma alcune segnalazioni inviateci da soggetti in età evolutiva ci hanno spinti a verificare l’atteggiamento dei genitori,che alla luce delle risultanze ci preoccupa seriamente. Quanto asserito  dagli adolescenti rende intelligibile un livello di dipendenza degli adulti ad Internet al limite del patologico, a scapito delle relazioni affettive e della responsabilità educativa. L’inaccessibilità dei luoghi di fruizione - rileva Marziale - genera negli adolescenti dubbi sull’integrità dei genitori rispetto alla fedeltà familiare, perchè i giovanissimi conoscono molto bene il mondo del web e intuiscono facilmente che dietro la privacy potrebbero potenzialmente celarsi relazioni alternative o navigazioni nel mondo del proibito».

«Ma, se anche si trattasse soltanto di passioni ludiche, è sempre tempo sottratto alla cura della crescita dei figli, un dovere per ogni genitore. Gli esempi sono pedagogicamente più incisivi delle teorie e dai dati del nostro rilevamenti risulta senza timore di smentita che troppi figli dispongono di pessimi esempi» conclude il presidente dell'Osservatorio.

 







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-16893.html