Dopo il danno, la beffa.
Data: Venerdì, 18 giugno 2004 ore 09:28:16 CEST
Argomento: Opinioni


Nuovi colpi di scena nell'intricata vicenda-graduatorie, che tiene avvinti migliaia di insegnanti nella speranza di un "lieto fine" che non arriva. Speravano che il ministero, dopo l'accordo coi sindacati, avrebbe prorogato il termine (che scade lunedì prossimo) per la consegna delle integrazioni alla luce dei nuovi punteggi? Si sbagliavano. La nota, promessa dal Miur, non parla di un nuovo termine utile per aggiornare la propria posizione, ma solo di qualche giorno in più (fino al 21 giugno) per correggere eventuali errori. Nella nota ai direttori regionali si dice solo che, per autotutela, possono consentire al personale, anche dopo il termine del 14, di rettificare le integrazioni già presentate. I precari dovranno presentare la loro domanda entro il 14, anche se potranno correggerla o integrarla entro il 21». Una doccia fredda. Il secondo coup de théâthre riguarda "il bonus della discordia" per chi ha lavorato in scuole di montagna. I precari erano convinti che sarebbe stato esteso a tutte le scuole dei plessi in cui almeno un istituto si trova sopra i 600 metri? Ora una risposta del Miur sembrerebbe ribaltare tutto. «Rispondendo ad un Csa, il Miur che precisato che il bonus non si estende a tutto il plesso: se, per esempio, un docente ha insegnato a Catania, che non è in montagna ma comprende come comprensivo anche Nicolosi che è comune montano, non avrà diritto al punteggio doppio». E, mentre al ministero si sta preparando una nota di precisazione, i docenti sono «stanchi di veder cambiare le regole ogni tre giorni». All'affollata adunata dei precari convocata ieri dalla Cgil il malumore era palpabile. Bersagli delle proteste il bonus-montagna e la retroattività delle norme che provocheranno "scavalcamenti" a catena. A preoccupare la Cgil «il fatto che le nuove norme hanno prodotto un'ulteriore lacerazione nel precariato». Il sindacato ha invitato i docenti a superare le divergenze in nome di una lotta comune e sottoscrivere una petizione per chiedere al Miur di prorogare i termini perché le immissioni in ruolo e le supplenze possano essere assegnate dai Csa entro il 31 agosto e non più entro il 31 luglio. Una proroga che i confederali chiederanno al Miur di far propria attraverso un nuovo decreto legge ad hoc. E, mentre i sindacati studiano iniziative di lotta, i precari si preparano alle battaglie legali.

Prof. Ignazio Di Raimondo







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