La domanda è ricorrente da tempo: dove potrà arrivare Apple con il suo
melafonino, partendo da una base che oggi la vede accaparrarsi circa
il15% delle vendite mondiali di smartphone? Riuscirà, in parole povere,
araggiungere e superare quella Nokia che, dati alla mano, continua
aessere l'assoluta dominatrice nel campo dei super cellulari? La
discussione è aperta e se la casa finlandese può vantare dalla sua una
quota di mercato imponente in questo settore (nell'ordine del 40%
secondo Gartner), la società californiana può a sua volta mettere sul
tavolo carte assai interessanti.
A Cupertino il 32% dei profitti dei super cellulari
L'ultima è stata svelata da un'analista di Bernstein Research,secondo
cui l'iPhone si prenderebbe il 32% dei profitti generati dal mercato
smartphone (gli utili costituiscono circa l'8% del giro d'affari
complessivo del comparto). Perchè un terzo dei profitti legati ai
telefonini intelligenti, quelli che costano dai 300 dollari in
su,finisce nelle casse di Apple? Le ragioni sono diverse. La casa della
Mela ha costruito un ecosistema – iPhone/AppStore/iTunes - che nessun
altro vendor al momento può esibire; le 65mila applicazioni presenti
nel suo negozio virtuale e il miliardo e mezzo di download registrati
in un anno di attività sono cifre che parlano da sole.
Il nuovoiPhone 3GS, stando a vari report specializzati da prendere
sempre con le pinze, avrebbe inoltre capacità tecniche in generale
superiori a quelle dei BlackBerry e del nuovo Palm Pre: aver colmato
via via evidenti lacune funzionali è stato un pieno di credibilità
strategico per Apple. Ciò che stupisce sempre è quindi la sua capacità
di creare grande attesa e di fare subito breccia fra gli utenti, una
tendenza dimostrata per esempio dal fatto che, nel giorno del lancio
del nuovo modello, lo scorso giugno, AT&T abbia registrato il
record di vendite della sua storia.
Sebbene la concorrenza non si sia certo inchinata al "fenomeno" iPhone,
la popolarità del touch phone di SteveJobs è in continua crescita - il
raffronto fra il secondo trimestre2009 e quello 2008 parla di un
incremento delle consegne del 626%, per complessivi 5,2 milioni di
apparecchi venduti - e secondo l'analista di cui sopra (ma non solo per
lui) è il candidato numero uno per ricoprire il ruolo di "standard
de-facto" nel mercato consumer dei supercellulari. Esattamente come lo
è l'iPod nel campo dei lettori multimediali, all'insegna di una stretta
integrazione fra hardware e software (terminale e applicazioni) che
Apple ha sinora sfruttato al meglio come vantaggio competitivo nei
confronti delle rivali, Nokia ovviamente in testa.
Lo studio: entro il 2013 il sorpasso
Tornando alla guerra per la leadership negli smartphone, il
possibile sorpasso di Apple ai danni di Nokia è stato preventivato da http://www.generatorresearch.com
per cui è ipotizzabile un crollo verticale delle quote di
mercato del gigante scandinavo da qui al 2013. Fra quattro anni,
insomma, l'iPhone sarà il prodotto "best seller" in assoluto e per la
società della Mela questo significherà raggiungere una market share
nell'ordine del 33%,rispetto al 20% della rivale. La parità fra le due
contendenti verrebbe raggiunta nel 2011, quando entrambi i produttori
si "incontrerebbero" a quota 77 milioni di smartphone venduti.
La previsione, spiegano gli analisti, si regge due constatazioni: i
telefonini intelligenti sono l'unico segmento in crescita nel mercato
dei cellulari e da qualche trimestre a questa parte le prestazioni
diApple e Research in Motion sono decisamente migliori (in valore
relativo) a quelle di Nokia, che pagherebbe anche in futuro gli
sforzisui terminali "low cost" volti a conquistare nuove fette di
mercato nei Paesi emergenti. Considerazioni basati su fatti concreti
che però non impediscono di osservare come l'attuale regina degli
smartphone possa entro il 2010 far fruttare a dovere il suo
investimento nell'Ovi Store(sfruttando una base utenti di gran lunga
superiore a quella dei concorrenti) e valorizzare la strategia che la
vede puntare in modo sempre più deciso su prodotti touchscreen a prezzi
più accessibili rispetto a quelli dell'iPhone e dei BlackBerry.
Le novità in arrivo: iPhone 3GS da 99 dollari e N97 Mini
In casa Nokia, le grandi manovre per l'autunno, sono iniziate in tal
senso da un po' e per settembre è atteso il modello 5530 XpressMusic
(erede della serie 5800, primo smartphone touch della casa finlandese)
con costi nell'ordine dei 250 euro. Altro jolly importante che vedremo
a inizio del mese prossimo è il Nokia N97 Mini, la versione"pocket" e
meno performante (memoria interna limitata a 8 Gbyte,display
touchscreen più contenuto) del telefono multimediale top di gamma del
produttore, rispetto al quale costerà almeno 150 euro in meno.
A Cupertino, però, non hanno perso tempo a muoversi anche sul fronte
dei listini e dopo aver ribassato negli Usa a 99 dollari(con due anni
di contratto) il prezzo dell'iPhone 3G da 8 Gbyte, che pare sia
destinato a lasciare spazio - andando definitivamente in pensione dopo
soli 13 mesi di servizio - a una versione di pari capacità del nuovo
melafonino. Di conferme ufficiali ancora non ce ne sono ancora ma
l'ipotesi di vedere l'iPhone 3G S in vendita a 99 dollari è assai
reale. E potrebbe essere un'ulteriore "colpo grosso"(nella scalata al
trono delle vendite negli smartphone) della società californiana.
Gianni Rusconi