CONTINGENTI IMMISSIONI IN RUOLO: IL TRIONFO DELLA FOLLIA

I latini la chiamavano ratio. A dire il vero questo termine nella loro lingua aveva tanti significati, ma il principale era “logica”. E invece in Italia le cose si fanno senza ratio, cioè in modo scriteriato, senza cervello. O ci sono mosse nascoste che il comune mortale non riesce a capire?
Dunque osserviamo il contingente immissioni in ruolo a livello nazionale. Sono 8000 in tutto per i docenti, in misura esattamente uguale a quella degli ata, malgrado l’organico docenti sia esattamente il triplo. Come mai, perché? Cose fatte senza ratio.
Andiamo avanti. Quest’anno c’è chi è fortunato, c’è chi no. Per esempio la scuola dell’infanzia su 5911 posti disponibili per le immissioni si becca un contingente di 1941 posti; benissimo va al sostegno che su 8652 posti disponibili avrà 4303 immissioni, ben il 50 % del totale. Poi, sempre in onore al principio della ratio, cominciano le dolenti note a farsi sentire: nella scuola primaria su 6528 posti disponibili le immissioni saranno solo 553, non parliamo della scuola media (su 9150 posti solo 734) e non parliamo affatto della scuola superiore che su 8564 posti disponibili vede solo 438 posti! Cose da pazzi! Ma dove sono i sindacati quando si decidono queste cose assurde?
Insomma in Italia, finalmente ne abbiamo certezza, ci sono i professori di serie A e quelli di serie B. Poverini, non lo sapevano nemmeno loro, prima di questa notizia delle immissioni…Ogni giorno se ne scopre una ed è sempre triste precariato che non finisce mai…

SILVANA LA PORTA