LA GIUSTIZIA DEI BOCCIATI AL CONCORSO DIRIGENTI SICILIA
Data: Domenica, 26 luglio 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Riporto peri intero un articolo comparso in un sito che,  mi dicono sia accreditato alla CISL, scritto da un certo n.b.

 

 

La giustizia dei bocciati al Concorso

per Dirigenti Scolastici in Sicilia

Secondo il terribile detto tutto palermitano “meggiu viriri chianciri me figghiu … chi ririri me nora! (Meglio veder piangere mio figlio …  che ridere mia nuora!)” un presunto Coordinamento regionale dei candidati esclusi dal Concorso ordinario dei Dirigenti Scolastici siciliani, riunitosi ieri, domenica 19 luglio, presso l’Istituto Tecnico Nautico di Riposto (la valutazione sull’uso legittimo dei locali dell’istituto, la rinviamo all’Autorità scolastica competente; sic!) hanno deciso che l’USR Sicilia deve dare seguito alle sentenze del CGA Sicilia annullando “l’intera procedura concorsuale e di tutti gli atti consequenziali e/o connessi”.
La premessa è storia vecchia, ma che con ostinazione viene tirata in ballo prima da singoli protagonisti ed ora da questo presunto Coordinamento. Si comincia dalle varie sentenze, si passa alla trasmissione Mimandaraitre del 16 marzo 2007 e si finisce citando alcune sentenze del Consiglio di Stato. (n.b.)

 

Questo certo  n.b è intervento già la seconda volta sulla questione del concorso  a dirigente scolastico svoltosi in Sicilia. Nel suo primo scritto ha dato ampia prova di  sconoscere i rudimenti del diritto amministrativo e la figura del funzionario di fatto. Questi, infatti, ha dichiarato, tra le altre castronerie giuridiche e non, che il concorso non si sarebbe potuto annullare perché altrimenti tutti gli atti posti in essere dai dirigenti c.d. “vincitori” sarebbero stati annullati. Non so quale titolo di studio possegga questo individuo, mi auguro che non abbia nel suo curriculum studi giuridici altrimenti ci sarebbe veramente di che preoccuparsi.

 

Nel secondo scritto che ho riportato per intero tale n .b. si lancia in una larvata minaccia lasciando capire chissà quale illegittimità sarebbe stata commessa dal dirigente scolastico,  dal Consiglio d’Istituto e dal vicepreside dell’istituto nautico di Riposto per aver concesso i locali della scuola per lo svolgimento di una pacifica riunione tra docenti che intendevano discutere di legalità e di giustizia.(Sic!)

 

Questo tizio, che mi dicono sia un sindacalista della CISL, non meriterebbe alcuna risposta né per il suo primo intervento,  né certamente per il secondo, ma volete mettere la succulenta possibilità di dire a questo individuo che ha perso una grande occasione cioè quella di stare zitto così, forse, in molti, avrebbero potuto continuare a non accorgesi della sua presenza e rimanere  iscritti al suo sindacato ( CISL).

 

Questo tizio evidentemente sconosce i principi sull’autonomia. Nel caso dell’istituto nautico di Riposto è bene precisare per chi potrebbe essere tratto in inganno dalle farneticanti affermazioni di questo n.b., che nella specie la scuola era già aperta perché si stavano allestendo i preparativi per una mostra di pittura; nessun aggravio ci sarebbe stato per il fondo d’istituto; la sede era stata richiesta da un gruppo di docenti che avrebbero discusso di  legalità e giustizia;

 

 Vuoi vedere che discutere di legalità e giustizia all’interno della scuola è diventato un fatto proibito? (Sic!)

 

La prossima volta chiederemo il consenso a questo n.b. ed alla CISL sindacato di cui tale soggetto fa parte e mi dicono che sia un pezzo grosso all’interno di tale organizzazione. La inviterei, comunque, illustre sindacalista e non prendere a pugni la lingua italiana, e le suggerirei di applicare la regola della concordanza tra soggetto e verbo. Nel caso particolare  la inviterei a scrivere  “il coordinamento … ha deciso e non hanno deciso” come invece ha scritto. Sa, egregio n.b. l’italiano, come la matematica, non è un’opinione, ha le sue regole.  Forse questa sua carenza l’ha indotta a difendere quei candidati del concorso  a dirigente che sono stati ammessi pur commettendo gravissimi “orrori” grammaticali?! Poteva dircelo subito. Saremmo stati solidali con lei.

 

Non si affatichi a rispondere perché non sprecherò altro tempo per replicare oltre quello che  ho già perso, ed è davvero troppo, per rispondere in questa sede alla sue dichiarazioni che mi limito a definire risibili oltre che offensive per la coscienza civile e per i principi su cui si fonda la nostra democrazia.

 

Prof. Giuseppe D’Urso

Vice preside Istituto tecnico Nautico Luigi Rizzo di Riposto

 

P.S. Ho appreso che n.b significa Nino Bonacasa. Auguri!!







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