Il concorso per dirigenti. Il PD e la legalità
Data: Domenica, 26 luglio 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Il concorso, il PD e la legalità.

 

 

Egregio segretario della Federazione del PD di Catania,

                                                        ho avuto modo di leggere l'interrogazione presentata dai deputati del Suo partito On. Alessandra Siragusa, On. Manuela  Ghizzoni, On. Giuseppe Berretta, On. Marilena Samperi, che sembra evidente sconoscessero  il contenuto di quello che stavano firmando (almeno lo spero). La informo che sono al corrente delle prassi sulla presentazione delle interrogazioni parlamentari  che vengono preparate da uno e poi sottoscritte da un gruppo, perché ho vissuto tali procedure nei tempi in cui aveva ancora senso fare delle battaglie e c’erano nella sinistra parlamentari  credibili.

 

Veniamo all'esame della interrogazione.

 

Mi chiedo che cosa abbiano capito questi deputati ed il senso di quanto da loro affermato. Infatti, essi dichiarano nella premessa che il concorso è viziato per difetto nella formazione della Commissione, fatto questo che, da solo, travolge tutte le posizioni e rende palesemente nulla la procedura concorsuale. Ovviamente, si può facilmente sostenere che tale interpretazione è valida solo per i due ricorrenti. Possiamo anche accettare tale interpretazione (è quella che da giurista ho dato io sin dal primo momento che ho letto gli atti), ma c'è un aspetto che un deputato della sinistra non può non prendere in esame, soprattutto se si guarda ai  principi costituzionali  stabiliti negli art. 3 e 97 della Costituzione che sono ampiamente noti al prof. Berretta.

 

Se la composizione della Commissione è invalida per due concorrenti lo è e lo deve essere necessariamente anche per gli altri.

Ma c'è un aspetto che mi angoscia e che per quanto mi sforzi non riesco proprio a comprendere ed è quello che viene riportato dai predetti onorevoli nella richiesta e cioè di tutelare : "coloro che tali procedure avevano legittimamente e regolarmente superato...". Tale frase mi ha sconcertato.

 

Vorrei sapere di quale legittimazione si sta parlando? Esistono candidati per cui le operazioni sono state legittime tanto da giustificare il mantenimento al loro posto? Per taluni concorrenti la correzione sarebbe avvenuta? Per tali soggetti la Commissione si era regolarmente formata?

 

Orbene, se la commissione non ha operato come per legge e, quindi, ha posto in essere atti illegittimi, se gli elaborati non sono stati corretti come è ampiamente emerso, di quale legittimità parlano i predetti interroganti?

 

Da quanto precede, ove nutrissi ancora qualche dubbio sul ruolo che ha avuto e cha ha il Partito Democratico, o meglio gli esponenti di detto partito, in questa vicenda è stato definitivamente rimosso.

 

Farò in modo, per quanto mi è possibile, di diffondere la notizia che il Partito Democratico condivide la illegittimità e cerca di garantire le posizioni illegittime di persone che  non hanno alcun diritto e che sono state dichiarate vincitrici pur in presenza di gravissimi errori grammaticali negli elaborati che denotano, ove ce ne fosse ancora bisogno, l’assenza di una qualsiasi correzione delle prove o, forse, qualcosa di ben più grave, ma questo è già all’esame della Procura della Repubblica. La lettura dell'interrogazione fuga ogni e qualsiasi dubbio sui reali interessi perseguiti dalla classe politica, anche e soprattutto di quella che si dichiara di sinistra.

D'altronde basta leggere gli articoli inseriti nella finanziaria dal Ministro Fioroni e dall'Onorevole Bastico per rendersi conto di quanto poco interesse abbiano tali soggetti per il concetto stesso di regole e di legalità (sono sempre valutazioni politiche).

 

Prof. Giuseppe D'Urso







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-16650.html