PERCHE' E' CORRETTO DIRE ''ANDARE AL CINEMA''...MA NON ''ANDARE AL TEATRO''?
Data: Sabato, 18 luglio 2009 ore 09:21:03 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Un'amica tedesca mi chiedeva stupita perché consideriamo errato dire "andare al teatro" e corretto "andare al cinema". Ho abborracciato una risposta parlando di cacofonia, ma non sono stato convincente. Voi come le rispondereste?

Risponderemmo che in italiano – come in tedesco, francese, inglese, finlandese, cinese, arabo, hausa ecc.: in una parola, in tutte le lingue storico-naturali – non bisogna caricare sulle pur larghe spalle della grammatica una capacità di ricomprendere e giustificare tutti i fenomeni che nella lingua si manifestano. Insomma, la grammatica non è onnipotente. Non soltanto. Va aggiunto che le lingue non rispondono a dettami logici esterni o a razionalizzazioni postume: possiedono una loro logica, che però non è “scientifica” o “matematica”, per dir così. Molti fenomeni (e molti cambiamenti, nel passato come nel presente), per esempio, si sono prodotti e si producono per analogia. E l’analogia, a ben vedere, non incorpora criteri e meccanismi di oggettività.
Come scrive Andrea De Benedetti in Val più la pratica (Editori Laterza, Bari-Roma 2009), la grammatica «non si preoccupa tanto di prescrivere quanto di descrivere, analizza cioè come i parlanti si comportano nei fatti, non come dovrebbero comportarsi». Per quanto riguarda l’uso della preposizione a esprimente il rapporto di destinazione che dipende dall’idea di moto verso luogo, ci si deve limitare a constatare l’esistenza di una doppia serie (preposizione non articolata/ articolata): da una parte andare a casa, a scuola, a teatro, a (scuola di) nuoto; dall’altra, andare al cinema, alla spiaggia, al mare, all’ospedale.






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-16544.html