INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL FINE DELL'ANNULLAMENTO CONCORSO DIRIGENTI SICILIA
Data: Sabato, 11 luglio 2009 ore 09:05:19 CEST
Argomento: Comunicati


SCILIPOTI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
con decreto dirigenziale del 22 novembre 2004, veniva indetto Concorso ordinario per dirigenti scolastici in Sicilia;
all'esito del predetto concorso, la Regione Sicilia avrebbe assunto 200 nuovi dirigenti, tra coloro che sarebbero risultati abili a superare le prove previste come da relativa graduatoria;
il concorso effettuato presentava dei profili dubbi, tant'è che diveniva oggetto di numerose impugnazioni e contestazioni per presunte gravi illegittimità e irregolarità poste in essere dalla Commissione nel corso della procedura di valutazione degli elaborati;
sulla vicenda veniva a pronunciarsi anche il TAR, che in primo grado, per motivi essenzialmente procedurali, quali il vizio di mancata integrazione del contraddittorio, dichiarava il ricorso inammissibile, non entrando nel merito dell'esame;
venivano indi proposti due separati ricorsi in sede giurisdizionale, recanti n. 1342/2007 e n. 1343/2007, che terminavano nelle sentenze emesse dal Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana n. 477 e n. 478 del 25 maggio 2009, con le quali il Giudice edotto annullava la procedura concorsuale a livello regionale per il reclutamento dei dirigenti scolastici per la scuola primaria e secondaria di I e II grado;
il CGA, dunque, contrariamente alla posizione del TAR, riteneva ammissibile il ricorso ed entrando nel merito rilevava l'esistenza dei vizi lamentati, dichiarando la nullità della procedura concorsuale con sentenza ad oggi definitiva;
attualmente pendono innanzi al CGA di Palermo numerosissimi ricorsi, nel numero di duecento circa, sempre per motivi e censure relative all'illegittimità ed all'irregolarità delle procedure espletate;
a seguito dei ricorsi pendenti verranno prodotte correlative sentenze che, verosimilmente, dovranno rispecchiare il contenuto della n. 477 e della n. 478 già citate, con conseguente pronuncia;
la competente Direzione Generale, sembra essere stata, per tempo ed in più occasioni, dettagliatamente informata sui fatti e sulle motivazioni alla base delle superiori sentenze del CGA;
lo stesso Direttore Generale, dottor Guido Di Stefano, presente alla nota trasmissione Rai «Mi Manda Raitre» del 16 marzo 2007, aveva ammesso di conoscere tutte le circostanze e le situazioni di grave irregolarità;
sempre nella medesima trasmissione, egli aveva affermato che il Presidente della Commissione giudicatrice gli avrebbe riferito che la correzione degli elaborati era stata effettuata «ictu oculi»;
alla Direzione Regionale competeva l'obbligo di controllo sulla regolarità e
legittimità delle operazioni, di conseguenza desta sconcerto l'assenza di notizie circa un intervento ad hoc;
secondo le funzioni assegnate dal Ministro dell'istruzione, dell'università della ricerca la stessa Direzione Regionale si sarebbe dovuta attivare, anche attraverso apposita attività ispettiva, per tutelare l'amministrazione, adottando i provvedimenti necessari ed opportuni;
giova ancora specificare che le sentenze del CGA di Palermo hanno confermato la illegittimità degli atti denunciati, rilevando in particolare:
a) che il tempo medio di correzione di ogni singolo elaborato si sarebbe aggirato intorno ai 2 minuti e 30 secondi, assolutamente insufficiente per una seria valutazione di compiti di 8/10 facciate;
b) che la Commissione esaminatrice non ha stabilito le modalità di valutazione delle prove ai fini dell'attribuzione del punteggio, così come previsto dalle disposizioni vigenti;
c) che molti elaborati presentano diversi errori di grammatica e di sintassi e sono stati valutati positivamente;
d) che non è dato comprendere dove e come venissero custodite le buste numerate e aperte, circostanza di rilievo penale, così come risulta in sentenza;
le stesse sentenze del CGA hanno censurato la irregolarità nella composizione del collegio esaminatore ed in ogni caso hanno, in buona sostanza, accolto tutti i dubbi inerenti la mancata predisposizione di griglie e criteri di valutazione uniformi ed omogenei;
alla luce di quanto esposto, si rileva indispensabile un intervento immediato, nel segno della legalità, per riportare fiducia nelle istituzioni e nei concorsi, garantendo la determinazione del personale attraverso meccanismi pienamente trasparenti, nel rispetto assoluto della legge -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti;
quali provvedimenti si intendano adottare per dare riscontro alle sentenze del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione siciliana, oggi definitive;
se, anche in considerazione dei ricorsi ad oggi pendenti, si intendano avviare procedure per il formale annullamento del concorso, disponendo la immediata revoca delle nomine degli attuali dirigenti;
se si reputi opportuno inoltrare le risultanze degli accertamenti amministrativi della Corte dei conti per l'accertamento di eventuali responsabilità contabili.
(4-03564)







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