Windows Phone: Microsoft gioca il ''jolly'' contro Apple e Android
Data: Sabato, 11 luglio 2009 ore 08:50:04 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Interfaccia touch evoluta, icone facili da riconoscere e da attivare con le dita, browser Web rinnovato, soluzioni avanzate per il back up in Rete, applicazioni a portata di download dall'apposito "store" online. La nuova era di Windows quale piattaforma per i cellulari nasce con queste prerogative tecniche e inizierà ufficialmente dopo l'estate,quando arriveranno sul mercato i primi smartphone basati sulla versione 6.5 del sistema operativo mobile di Microsoft. Fra settembre e ottobre debutteranno infatti i primi Windows Phone (con Samsung in pole position con il suo Omnia II I8000) e per completare l'inizio del nuovo corso il gigante del software renderà finalmente disponibili sia MyPhone (un servizio Web-based per archiviare in modo sicuro le informazioni personali contenute nel cellulare) che soprattutto Windows Marketplace for Mobile, l'alter ego dell'App Store, il negozio di applicazioni per l'iPhone di Apple.

I numeri dell'universo mobile "made in Redmond"
Le buone intenzioni ci sono tutte e pure i presupposti non mancano,almeno sottoforma di numerosità e importanza di sviluppatori e produttori di telefonini legati all'universo Windows. Ma la domanda che ricorre da tempo fra gli analisti di settore, vuoi anche per i ritardi lamentati da Microsoft nello sviluppare la nuova release del sistema operativo, rimane la stessa: il nuovo software saprà contrastare efficacemente l'avanzata di Android e la popolarità dell'iPhone e del suo (assai prolifico) ecosistema di applicazioni? In altri termini i Windows Phone daranno a Microsoft la certezza di poter giocare un ruolo di primissimo piano nei cellulari alle spalle di Nokia e della sua piattaforma Symbian, sempre più votata al verbo dell'open source?Oppure dovrà guardarsi le spalle, in ambito smartphone in particolare,da Rim e i suoi BlackBerry e dal melafonino di terza generazione?Difficile poter dare una risposta oggi, anche in relazione al fatto che i googlefonini e Android (per cui Nokia ha smentito un diretto interessamento per un suo nuovo smartphone "low cost") sono di fatto ancora allo stato embrionale e i numeri dell'iPhone sono in assoluto"piccoli". Così Microsoft può sempre gonfiare il petto e mettere sul tavolo i numeri che contraddistinguono la dimensione globale di Windows Mobile: disponibile in 55 nazioni e in 26 lingue, supportato da 160 operatori di telefoni e utilizzato da 56 produttori di dispositivi(oltre 200 i modelli in vendita a livello mondiale), oltre 100 partner di contenuti multimediali. Più 18.000 sono le applicazioni sviluppate ad hoc per la piattaforma e più di 18 milioni i telefonini venduti nel mondo nell'anno fiscale 2008, con l'area Emea a costituire il mercato con il più alto tasso di crescita per Windows Mobile. Numeri importanti, senza alcun dubbio: ma, si chiedono vari addetti ai lavori,lo saranno anche in futuro? Se produttori come Samsung, Lg e Htc,attualmente partner di prima fascia di Microsoft, dovessero spingere l'acceleratore su Android cosa potrebbe cambiare nello scacchiere dei sistemi operativi mobili? Questa è una delle domande ricorrenti, maneppure la sola.

Le applicazioni: un mercato da 13 miliardi di dollari nel 2013
Windows Marketplace for Mobile nasce a detta di molti con varie incognite ma almeno tre certezze. La prima: sarà il singolo sviluppatore a stabilire il prezzo delle applicazioni e le modalità di licensing. La seconda: la quota iniziale di registrazione annuale è di 99 dollari e comprende fino a cinque applicazioni e altrettanti ne serviranno per caricare nel negozio (nel corso dell'anno diregistrazione) ogni applicazione aggiuntiva. La terza: il modello di"revenue sharing" prevede per gli sviluppatori il 70% dei ricavi ottenuti con la vendita dei propri programmi. I nuovi Windows Phone avranno naturalmente integrato l'accesso diretto al negozio di applicazioni ma al momento del lancio del marketplace in 29 Paesi quelle disponibili non saranno più di 600. Quelle dell'App Store diApple, che festeggia in questi giorni il suo primo compleanno, sono oltre 50mila e servono milioni di adepti dell'iPhone e dell'iPod(modello touch). Una lotta impari, almeno sulla carta ma non va dimenticato che il negozio della società della Mela aprì con soli 500 programmi a catalogo. A Cupertino hanno saputo valorizzarlo (anche come voce di ricavi) e crescerlo fino ai livelli attuali (in aprile è stato superato il traguardo del primo miliardo di download), creando di fatto un filone industriale mutuato da tutti: Google, Rim, Nokia, Palm e ovviamente Microsoft. A Redmond devono innanzitutto vincere questa sfida perché è sul mercato delle applicazioni che si gioca una parte importante della guerra nei telefonini. Il consenso di aziende e consumatori passa anche da qui e se oggi questo business vale, stando alle stime degli analisti, circa 2,7 miliardi di dollari, nel 2013 arriverà a sviluppare un giro d'affari di oltre 13 miliardi.

di Gianni Rusconi







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